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Studio I-Com, Zamparelli (Sts): 'Tutelare di più il giocatore e il gioco legale'

08 maggio 2024 - 11:54

Al seminario sul riordino dell'Istituto per la competitività - I-Com, il presidente del Sindacato totoricevitori sportivi, Emilio Zamparelli, chiede maggiori tutele per il giocatore e anche per i punti gioco legali.

Scritto da Cc
Emilio Zamparelli, presidente del Sindacato totoricevitori sportivi, al seminario dell'I-Com

Emilio Zamparelli, presidente del Sindacato totoricevitori sportivi, al seminario dell'I-Com

Roma - “Mi stupisce che le Regioni nel momento in cui hanno fatto una norma non abbiano verificato se sia efficace. Oggi pensare di regolare il gioco fisico con i divieti, considerando che ogni giocatore ha diversi conti aperti, significa non tenere conto di una realtà cambiata. 
Oggi il giocatore ha possibilità di giocare ovunque, è un giocatore multicanale: quando chiude il punto fisico sotto casa ha la ricevitoria in tasca con tanto di gioco aperto ‘a centimetro zero’. Chi non ha aperto un conto gioco ha avuto l’opportunità di aprirlo in pandemia. Io penso che questi temi vadano attenzionati, parliamo di milioni di giocatori, 17 milioni di conti aperti e attivi. Parliamo di 500mila conti aperti ogni mese. 
Oggi parlare di questione territoriale in un contesto che si modifica velocemente non è giusto, e non raggiunge lo scopo della norma, che è la tutela del giocatore."


A scattare questa fotografia è Emilio Zamparelli, presidente del Sindacato totoricevitori sportivi, nel suo intervento al seminario pubblico “Il settore dei giochi e i nodi regolatori. Il riordino del territorio” di oggi, mercoledì 8 maggio, organizzato dall’Istituto per la competitività - I-Com in collaborazione con Igt per approfondire – insieme a una platea selezionata di rappresentanti delle istituzioni, associazioni di categoria e aziende – la fase evolutiva del contesto normativo e fiscale del gioco in Italia.

Zamparelli quindi afferma: "Tutto nasce per tutelare il giocatore ma in realtà non lo si fa e il giocatore viene lasciato a se stesso. 
Altra questione da valutare è la desertificazione dei centri cittadini, dove ci sono tante serrande abbassate. Per noi come categoria di tabaccai questo ha un grande impatto anche sul consumatore finale; oggi le tabaccherie che fanno servizio al cittadino possono rimanere aperte grazie anche all’introito che viene da settore del gioco legale. Io penso che la questione sia leggermente più ampia e vada analizzata in maniera più ampia; non bisogna fermarsi solo alla questione territoriale, che va approfondita anche in un altro modo. Ritengo che questo sia necessario, altrimenti, se ci sono meno punti gioco daremo un vantaggio all’illegalità che in questo modo può espandersi ulteriormente". 
 

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