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Giochi e scommesse: nel 2012 aperte oltre 1150 partite Iva nel settore

11 dicembre 2012 - 11:49

Sono ben 1155 le nuove partite iva aperte durante i primi dieci mesi dell'anno corrente relative ad attività riferite al comparto del gioco pubblico. Di queste, soltanto 169 sono state assegnate lo scorso ottobre, per attività che riguardano lotterie, scommesse o sale da gioco. Il dato, proveniente dall'Osservatorio sulle Partite Iva del Dicastero delle Finanze, evidenza un aumento del 4,43 percento rispetto allo stesso periodo del 2011. Scommesse sportive: quarto mese con il segno più, 417 milioni a novembre

Scritto da Vincenzo Giacometti

Per quanto riguarda ottobre 2012, le nuove partite Iva aperte nella Penisola in generale sono state 47.344 per un aumento del 18 percento rispetto al mese precedente mentre rispetto al mese precedente. La distribuzione per natura giuridica, evidenzia la consueta preponderanza delle persone fisiche nelle aperture di partita Iva (quota del 72,3%); le società di capitali salgono al 20%. Riguardo alla ripartizione territoriale delle aperture, il 40,3% di esse è avvenuto al Nord, il 22,7% al Centro ed il 37% al Sud ed Isole; il confronto con ottobre dello scorso anno mostra un aumento quasi generale delle aperture: solo in Friuli V.G. e Calabria si registrano lievi cali, mentre gli incrementi più consistenti (Abruzzo, Val d’Aosta e Campania) sfiorano o superano il 20%; da menzionare il dato della Basilicata che registra un aumento di oltre il 120%.
La classificazione per settore produttivo evidenzia che il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva: il 26,4% del totale, seguito dalle attività professionali con l’11,7% e dai settori agricolo ed edilizio con il 9,5%. Rispetto al corrispondente mese del 2011, sensibili aumenti per i settori dell’istruzione, professionale, finanziario e delle comunicazioni, mentre prosegue la forte diminuzione del settore energetico; lieve calo anche per l’ immobiliare.
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è stabile, con i maschi cui appartiene il 63,7% di aperture di partite Iva. Circa la metà delle aperture è dovuta a giovani fino a 35 anni ed un terzo alla classe 36-50 anni. Rispetto al corrispondente mese del 2011, tutte le classi mostrano aumenti, il più sensibile dei quali relativo alla classe 51-65 anni.

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