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Acquisto cavalli, Consulta ippica: 'Ripristinare termine dei 90 giorni'

19 agosto 2024 - 09:47

Alcuni membri della Consulta per l'ippica del Masaf chiedono al sottosegretario La Pietra e al direttore generale Chiodi il ripristino del termine di 90 giorni per l'acquisto dei cavalli.

Scritto da Redazione
© Art Lasovsky / Unsplash

© Art Lasovsky / Unsplash

Chiediamo con fermezza il ripristino del termine di 90 giorni per l'acquisto dei cavalli, come previsto dal disciplinare attuale. Una modifica in tal senso rappresenterebbe un'inversione andando contro ogni principio di giustizia e correttezza che riteniamo fondamentali.”

 

Lo scrivono i membri della Consulta per l'ippica del ministero dell'Agricoltura  Anita Carelli ( rappresentante proprietari area trotto), Roberto Faticoni (area allenatori area trotto) e Alessandro Arletti (rappresentante ippodromi) all'indirizzo del sottosegretario Patrizio La Pietra, e del direttore generale della Direzione ippica, Remo Chiodi.

Il riferimento è al decreto emanato dal Masaf ai primi di agosto in cui oltre a modificare il calendario nazionale delle corse ippiche per l’anno 2024 ha cambiato anche il Disciplinare del Gran Premio Federnat, che quest'anno si terrà il 29 settembre a Siracusa.

In tale decreto sono stati aggiornati i termini di proprietà dei cavalli per poter partecipare al Gran Premio, stabilendo nuovi criteri che i proprietari dovranno seguire: “La corsa è riservata a cavalli di proprietà dell’Amazzone o del Gentleman, socio Federnat che li guida in corsa. Secondo le disposizioni degli artt. 23 e 25 del Regolamento delle corse al trotto inerenti tali corse, i cavalli partecipanti devono appartenere alle Amazzoni e Gentlemen per almeno il 50 percento e correre per la scuderia il cui titolare sia l’Amazzone/Gentleman stesso; entrambi i requisiti devono essere posseduti da almeno 40 giorni prima del giorno della corsa”.


Inoltre, proseguono Carelli, Faticoni e Arletti, “come già discusso in diverse occasioni durante le consultazioni, riteniamo essenziale introdurre l’obbligo di esibire la tracciabilità dell’acquisto dei cavalli”, scrivono i tre rappresentanti.
“Questo intervento, urgente e necessario, è in linea con l’impegno che anche voi avete più volte ribadito per promuovere un'ippica di qualità e trasparente”.

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