skin

Calendario e premi ippica, Siag 'chiama' La Pietra e le categorie: 'Appello all'unità'

09 maggio 2023 - 09:56

Il Siag - Sindacato italiano allenatori guidatori lancia l'ennesimo appello all'unità delle categorie e chiede al sottosegretario La Pietra (Masaf) un incontro per discutere del futuro dell'ippica, sempre più a rischio.

Scritto da Fm
© Scott Graham / Unsplash

© Scott Graham / Unsplash

“Siamo in attesa dell’invito promessoci da lei per il mese di maggio per capire quale sia il nostro futuro, ovvero come si svolgerà la programmazione dell’anno 2023 e come è stato risolto il problema dei premi al traguardo, a partire da luglio 2023.
C’è stato uno stanziamento da parte dello Stato? Si valuta forse di attingere dal montepremi dell’anno 2024? Si dovrà pensare di chiudere il programma di corse da luglio in poi?”.

Inizia così la lettera scritta dal Siag - Sindacato italiano allenatori guidatori all'indirizzo del senatore Patrizio La Pietra, sottosegretario al ministero dell'Agricoltura con delega all'ippica.

Il Siag quindi ricorda a La Pietra i punti essenziali già richiesti ai suoi omologhi negli anni precedenti: “Rivedere il regolamento Antidoping, già deliberato e pubblicato l’anno scorso in accordo con tutte le categorie e inspiegabilmente sparito dal sito ministeriale e da ogni nostra conoscenza; sollecitare a commissari, giurie e ippodromi la sorveglianza e l'emanazione di provvedimenti necessari in merito ai casi di violenza verificatisi nell’ultimo mese all’interno degli impianti; controllare che gli ippodromi, in base alle sovvenzioni a loro assegnate, adempiano a tutti i doveri ed impegni nei confronti dell’utenza ippica, ovvero assicurino autobotti e autostart funzionanti, box di transito adeguati, acqua corrente e tutto quanto è necessario per un perfetto svolgimento delle corse”.

La lettera quindi si conclude così: “Restiamo pertanto in attesa di solerte invito, al fine di quantificare e puntualizzare tutti gli argomenti sopra esposti per capire quale sarà il nostro futuro, che al momento ci sembra alquanto precario. Sottolineando che in mancanza di soluzioni si troveranno senza lavoro migliaia di lavoratori e tutto l’indotto agricolo collegato al mondo dell’ippica”
 

 


 

Altri articoli su

Articoli correlati