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Calendario ippica 2023, ippodromi a confronto sulla bozza del Masaf

06 febbraio 2023 - 16:33

Gli ippodromi dovranno presentare eventuali proposte di modifica alla bozza di calendario del Masaf entro questa settimana, mentre per la prossima è attesa la circolare di programmazione di trotto e galoppo.

Scritto da Fm
 © Towfiqu Barbhuiya / Unsplash

© Towfiqu Barbhuiya / Unsplash

Sembra spirare un'aria nuova al ministero dell'Agricoltura, dove oggi, 6 febbraio, si è tenuta la prevista riunione fra i dirigenti, il sottosegretario Patrizio La Pietra e i rappresentanti degli ippodromi per un confronto sul calendario delle corse per il 2023.

Una riunione positiva e serena, secondo quanto riferito a GiocoNews da chi era presente, al termine della quale è stato fissato un primo cronoprogramma: gli ippodromi dovranno presentare eventuali proposte di modifica alla bozza di calendario del Masaf entro la fine di questa settimana, mentre per la prossima è attesa la circolare di programmazione frutto del confronto di qualche giorno fa con i rappresentanti delle associazioni del galoppo e del trotto. x

Successivamente il sottosegretario convocherà nuovamente le società di corse per discutere del contratto 2023-2024.

Il sottosegretario La Pietra, come fatto in altre occasioni, ha ribadito che quello appena cominciato è “un anno di transizione” che servirà per approfondire tutti i temi sul tavolo e poi rilanciare l'ippica a tutto tondo.

I COMMENTI DEGLI IPPODROMI Particolarmente soddisfatto Attilio D'Alesio, che ha partecipato all'appuntamento come rappresentante del Coordinamento ippodromi. “Dopo tanti anni finalmente si è tenuto un tavolo di confronto sul calendario con tutte le società di corse. Ci auguriamo che si vada avanti su questa strada. Lo spirito del sottosegretario ci sembra questo, di ascolto, e ci fa ben sperare per arrivare al rilancio dell'ippica e proseguire il dialogo con tutta la filiera”.

Per Pier Luigi D'angelo, presidente di Ippodromi partenopei (società che gestisce l'impianto di Agnano) l'incontro al Masaf è stato interlocutorio. “Va apprezzato l’impegno: è stata ufficialmente ammessa la mancanza di 41 milioni di euro di montepremi già da diversi anni andato in economia per colpevoli problematiche gestionali interne al Ministero, ma va evidenziato che da decenni l’ippica è gestita con incompetenza ed approssimazione. Inoltre, va chiarito il ruolo degli ippodromi e quale sarà la retribuzione per quelli che a differenza di altri avendo una occupazione stabile interna di cavalli hanno costi di centro allenamento, energetici e di materie prime molto più gravosi in termini anche di inflazione galoppante in controtendenza alla staticità delle esigue risorse disponibili”.

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