C'è attesa nella filiera ippica per il varo delle nuove circolari di programmazione del trotto e del galoppo, vista l'imminente scadenza – fissata al 29 febbraio – della proroga di quelle relative all'anno 2023.
Le nuove circolari dovrebbero arrivare nei prossimi giorni, poiché stanno scadendo i termini per pubblicare i fogli di iscrizione per le prime giornate di marzo, ma c'è anche chi chiede di posticiparle.
In attesa di notizie, arrivano invece le osservazioni poste da alcuni esponenti del trotto dopo la riunione sulle circolari tenutasi al ministero dell'Agricoltura il 14 febbraio.
Parliamo della questione in primis con Roberto Toniatti, presidente dell'Associazione nazionale allevatori cavalli trotto, che pone una riflessione propedeutica al varo delle circolari, portando l'attenzione sull'emergenza allevamenti.
“In attesa che il sistema-ippica si normalizzi, che venga risolto una volta per tutte il nodo risorse – magari con la riforma delle scommesse, una nuova tassazione, ad esempio alzando quella sul betting virtuale, che è trattato meglio di noi – e che vengano instaurati equilibri diversi, va combattuta l'emergenza.
E si deve tornare al punto di partenza, 'incentivando' i proprietari ad acquistare i cavalli, fatto che è il 'motore' dell'ippica. Perché se i proprietari non lo fanno, e non li mettono in pista, gli allevatori non sapranno cosa farne e decideranno di farne nascere di meno, gli allenatori non avranno più clienti, e via via tutta la filiera sarà sempre più impoverita e il sistema andrà in default. Per quest'anno si stimano 300-500 fattrici coperte in meno, il che vuol dire almeno 300 puledri in meno nel 2025, cioè l'inizio dell'involuzione del sistema”, esordisce Toniatti.
Per questo, “sarebbe necessario dare un segnale ai proprietari aumentando dell'uno percento la dotazione dei due anni (12 percento) sui 1.000 in pista, alzare al 30 percento quella dei tre anni che sono 1.500 circa e diminuendo al 24 percento i quattro anni (che sono 1.100 circa). Quasi tutti nella Consulta nazionale per l'ippica si sono detti d'accordo in tal senso”.
Anche per evitare, rimarca il presidente dell'Anact, che i proprietari finiscano per comprare solo cavalli anziani, “che costano poco, possono correre anche il giorno dopo e sono già rodati. Mentre chi investe sui puledri deve sostenere almeno 15-18.000 euro di costi per la doma prima che i cavalli siano effettivamente pronti per correre. Con un costo maggiore, un rischio maggiore, e l'incognita delle qualità del puledro”.
In merito alla riunione sulle circolari di programmazione del 14 febbraio, Toniatti chiosa: “Ho la sensazione che ci si sia persi in molte disquisizioni tecniche, senza affrontare in maniera seria il discorso dell'allevamento, che invece riveste un carattere di assoluta emergenza. I tecnicismi non servono se prima non si risolve l'emergenza. E la priorità è la tutela della figura del proprietario, al quale va dato un segnale, a parziale ristoro dei suoi sacrifici. Da qui la proposta di modulare i fondi a disposizione: a luglio e agosto fare le corse al minimo della dotazione, rinforzarla a 7.700 euro a settembre e ottobre e poi portarla a 8.800 a novembre e dicembre. Per i tre anni 7.700 per i primi 6 mesi e 6.600 i secondi 6 mesi”.
TROTTO, LE OSSERVAZIONI DEI MEMBRI DELLA CONSULTA - Restando sempre nell'ambito del trotto dai membri della Consulta Sauro Petrini, Anita Carelli, Roberto Toniatti, Roberto Faticoni, Paolo Bravaccini e Alessandro Arletti arriva una lettera indirizzata al sottosegretario Patrizio La Pietra, al direttore generale della Direzione ippica Remo Chiodi e alla coordinatrice della programmazione nazionale delle corse e organizzazione e gestione corse Tris Tamara Carla Papiccio, con alcune osservazioni sulla circolare di programmazione. Il focus è sull'attribuzione dell'attuale montepremi con principio di equità, fissando percentuali che possano soddisfare le varie esigenze.
Ecco di seguito le osservazioni.
“- 2 anni – 11 percento. Tenuto conto che il numero dei nati è aumentato del 7,7 percento passando da 2189 lettere F a 2357 lettere G.
I 16 Criterium (maschi e femmine) devono essere inseriti nel calendario dei Grandi premi.
Tutti i criterium devono essere programmati con uguale dotazione in numero di 8 suddivisi ognuno per divisione maschile e femminile.
L'allontanamento post prestazione, finora stabilito in 8 giorni, per tutelare la crescita ed il benessere dei puledri, viene portato a 12 giorni ( valutare se per il vincitore diventano 15).
La programmazione dei 2 anni viene divisa in 3 bimestri con dotazioni bloccate rispettivamente a 7.700 euro (n° 90 corse), 8.800 euro (n° 170 corse) e 9.900 euro (n° 174 corse).
Solo nel terzo bimestre sono previste n° 32 corse da 12.100 euro.
- 3 anni - 30 percento, tenuto conto che i cavalli che scenderanno in pista saranno intorno alle 1477 unità (7280 euro /pro capite)
Tali cavalli nel primo semestre (per quest'anno a partire dal primo marzo) corrono la chiamata minima di 7.700 euro, nel secondo semestre di 6.600 euro.
Tale decisione nasce dall'esigenza di tutelare il benessere dei cavalli rendendo omogenea la programmazione e sopratutto permettere a tutti di arrivare in modo lineare e oculato con i parametri delle somme vinte al Derby.
- 4 anni – 24 percento, tenuto conto che i cavalli che scenderanno in pista saranno intorno alle 1173 unità (7330 euro pro capite).
- Anziani – 35 percento.
Eliminare le corse 5/6 anni dedicando totalmente il montepremi alle corse di 5 anni e oltre riservando per i primi sei mesi il 5 percento del totale delle corse anziani a cavalli di 5 anni.
- Per le corse di allevamento ogni anno dovranno essere verificate le percentuali di assegnazione tenendo conto dei nati e del numero dei cavalli in attività.
- Ogni trimestre in base alla legge n° 241 del 1990 si chiede agli uffici tecnici degli ippodromi una rendicontazione della distribuzione delle risorse pubbliche del montepremi, nelle percentuali assegnate. Tale rendicontazione seppur nel rispetto annuale dovrebbe essere pubblicata sul sito istituzionale dell'ippodromo per permettere a tutti gli operatori di seguire il flusso di distribuzione in modo equo e omogeneo rispetto ai cavalli in pista.
- Le corse Tris dovrebbero essere disputate solo con cavalli di 5 anni e oltre.
Tale scelta nasce dal fatto che il cavallo anziano ha una linea di corsa più omogenea e lineare, creando nello scommettitore maggiore certezza e garanzia nella scelta della combinazione vincente. Inoltre si andrebbe ad attenuare il leggero abbassamento di percentuale del montepremi, già mitigato dall'eliminazione delle corse dei 5/6 anni.
- Gli allenatori devono firmare e registrare obbligatoriamente ogni variazione di allenamento dei propri cavalli e deleghe, cercando di prevenire la pratica del 'prestanome'.
- Per i Gentleman ( proprietari – guidatori non professionisti ) sarebbe opportuno aumentare la percentuale delle corse di proprietà dall'attuale 33 percento ad almeno il 60 percento. In tal modo si incentiverebbe il gentleman ad acquistare cavalli ed a correre solo esclusivamente con i propri cavalli, motivo per cui esiste tale categoria.
Tutte le manifestazioni loro dedicate raggruppate nei disciplinari nazionali e locali devono rientrare nella percentuale loro dedicata dell'1 percento delle corse ad esclusione della manifestazione Gran premio Federnat (una corsa per convegno).
- Eliminazione delle corse ad invito per le manifestazioni del Campionato guidatori trotto e del Superfrustino ad eccezione della corsa di maggior dotazione.
- Il Gran premio allevatori ed il Derby devono essere disputati nelle stesso impianto.
- I cavalli vincitori nei gruppi 1 non possono disputare gruppi 3 nei 6 mesi successivi.
- La dichiarazione dei partenti è riservata solo ad allenatori e proprietari ufficialmente riconosciuti.
- Nelle corse condizionate inserire il parametro d 'ingresso (nel valore del 20 percento della chiamata). Per le corse anziani programmare solo corse di categoria, ad eccezione dei primi sei mesi dove sono previste condizionate per solo 5 anni.
- Le corse ad invito possono essere programmate solo in prossimità dei Gran premi e nello stesso ippodromo dove si disputa la manifestazione.
- Le Tris del mercoledì e venerdì devono essere organizzate tenendo conto delle categorie, e non più ad Invito ed ogni allenatore può segnalare un cavallo per nastro.
- Nelle prove di qualifica i cavalli devono suddivisi per 2 anni, 3 e 4 anni, e 5 anni ed oltre.
- Gli allievi/professionisti possono disputare qualsiasi corsa senza la limitazione del montepremi di 5.500 euro.
- Eliminare la regola del abbattimento delle somme vinte del 50 percento in tutte le corse.
- Inserire nelle somme vinte dei cavalli anche la percentuale che va ai guidatori ed allenatori rivedendo le tabelle di programmazione.
- Creare un circuito del Trotto montato da disputarsi in ippodromi che hanno potenzialità per farlo.
- Possibilità di effettuare l'esame per diventare allenatore nel momento in cui un allievo consegue i requisiti per diventare driver professionista.
- Partenze con i nastri: tutte le piste devono avere la corsia orizzontale (partenza alla tedesca) oppure tornare alla partenza all'italiana.
- Tutti gli operatori ippici devono avere dal Masaf una tessera di riconoscimento nel momento in cui si rinnovano colori e licenze. Solo coloro riconosciuti tramite la suddetta tessera sono autorizzati ad entrare nel settore scuderie.
- Le cavalle non potranno disputare nessuna competizione già dal primo mese di gravidanza.
- Eliminare le corse a reclamare, la percentuale a loro dedicata verrà destinata a corse di categoria f/g .
- A tutela delle corse e della scommessa faro dell'ippica italiana si chiede la reintroduzione di recinti Tris e Gp trotto e galoppo opportunamente vigilati dagli addetti al controllo corse Ministeriali.
- Delega obbligatoria per gli allenatori partenti che però per vari motivi in quella giornata non sono presenti all’ippodromo”.
Per equità, e per ricostruire un quadro completo della situazione, aspettiamo ora le osservazioni dei rappresentanti del galoppo.