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Collegato agricolo, M5S torna a chiedere soppressione norme sull'ippica

28 giugno 2016 - 08:27

Il disegno di legge sul Collegato agricolo approda in Aula in Senato, la senatrice Fattori (M5S) torna a chiedere la soppressione del comma sull'ippica.

Scritto da Anna Maria Rengo

Pochi ma significativi, gli emendamenti al Collegato agricolo, di cui oggi 28 giugno si avvia l'esame da parte dell'aula del Senato, e che chiamano in causa l'articolo 15 e, più in dettaglio, le disposizioni sull'ippica. Come noto, infatti, l'articolo 15, nel testo uscito rivoluzionato dai lavori della Camera, conferisce 'Delega al Governo per il riordino degli enti, società e agenzie vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per il riassetto del settore ippico e per il riordino dell’assistenza tecnica agli allevatori e la revisione della disciplina della riproduzione animale'. A tale proposito, ce ne sono di relativi ai principi e criteri direttivi nella predisposizione dei decreti legislativi sul riordino dei suddetti enti, società e agenzie, ma quello che più direttamente interessa il settore è quello della senatrice Elena Fattori (M5S) che chiede la soppressione dell'intero comma che riguarda il settore ippico, richiesta già avanzata senza successo in commissione.

Ossia, citiamo testualmente il testo proposto: “Nella predisposizione dei decreti legislativi di cui al comma 1, relativamente al riassetto delle modalità di finanziamento e di gestione delle attività di sviluppo e promozione del settore ippico nazionale, il Governo è tenuto a osservare i seguenti princìpi e criteri direttivi: a) riordinare le competenze ministeriali in materia di ippica, comprese quelle in materia di diritti televisivi relativi alle corse, anche estere, e la disciplina delle scommesse ippiche a totalizzatore e a quota fissa, prevedendo per le scommesse a totalizzatore la destinazione di una percentuale non inferiore al 74 per cento della raccolta totale al pagamento delle vincite, la stabilità degli attuali livelli di gettito da destinare al finanziamento della filiera ippica, nonché le modalità di riduzione delle aliquote destinate all’erario a fronte di un eventuale aumento della raccolta delle suddette scommesse e l’introduzione della tassazione sul margine per le scommesse a quota fissa sulle corse dei cavalli, stabilendo che una parte dell’aliquota sia destinata alla filiera ippica, e prevedere un palinsesto complementare al fine di garantire ulteriori risorse in favore della filiera ippica; b) prevedere le modalità di individuazione, compatibilmente con la normativa europea, del soggetto incaricato di costituire un organismo, da sottoporre alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, cui demandare le funzioni di organizzazione degli eventi ippici, di ripartizione e di rendicontazione delle risorse di cui alle lettere d) ed e), consentendo l’iscrizione al medesimo organismo agli allevatori, ai proprietari di cavalli e alle società di gestione degli ippodromi che soddisfano requisiti minimi prestabiliti, e prevedere che la disciplina degli organi di governo dello stesso organismo sia improntata a criteri di equa e ragionevole rappresentanza delle diverse categorie di soci e che la struttura organizzativa fondamentale contempli organismi tecnici nei quali sia assicurata la partecipazione degli allenatori, dei guidatori, dei fantini, dei gentlemen e degli altri soggetti della filiera ippica; c) prevedere, per i primi cinque anni dalla costituzione dell’organismo di cui alla lettera b), una qualificata partecipazione di rappresentanti dei Ministeri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’economia e delle finanze negli organi gestionali e, successivamente, la costituzione di un apposito organo di vigilanza sulla gestione del medesimo organismo, composto da rappresentanti degli stessi Ministeri; d) compatibilmente con la normativa europea, prevedere che le quote di prelievo sulle scommesse sulle corse dei cavalli destinate al settore ippico, nonché le risorse destinate all’ippica ai sensi dell’articolo 1, commi 281 e 282, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, e dell’articolo 30-bis, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, siano assegnate all’organismo di cui alla lettera b); e) prevedere che gli stanziamenti attualmente iscritti nel bilancio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per lo svolgimento delle competenze in materia ippica siano rideterminati e assegnati all’organismo di cui alla lettera b), tenuto conto delle funzioni a esso trasferite, stabilendo comunque una riduzione degli oneri a carico della finanza pubblica pari al 20 per cento nel primo anno successivo alla costituzione del medesimo organismo, al 40 per cento nel secondo anno, al 60 per cento nel terzo anno e all’80 per cento nel quarto anno e che, a decorrere dal quinto anno successivo alla costituzione dello stesso organismo, al relativo finanziamento si provveda, oltre che con le risorse di cui alla lettera d), con le quote di partecipazione versate annualmente dai soci".
Sempre i senatori Donno, Fattori e Gaetti chiedono che nell'individuazione del soggetto di costituire l'organismo siano previsti anche criteri di trasparenza e pubblicità e che siano previste specifiche disposizioni volte a garantire l'assenza di conflitti di interesse in capo ai componenti degli organismi di cui alle lettere b) e c). La Lega Nord chiede invece la “previsione della riallocazione della funzione di tenuta del libro genealogico delle razze equine sportive alle relative associazioni di allevatori, con conseguente riduzione delle strutture interessate e delle dotazioni organiche del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali”, mentre Tarquinio e Gaetti (M5S) la previsione della riallocazione della funzione di tenuta del libro genealogico delle razze equine sportive alle relative associazioni di allevatori, con conseguente riduzione delle strutture interessate e delle dotazioni organiche del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali”.

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