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Consiglio Sardegna approva riordino dell'ippica, Pais: 'Volano per lo sviluppo dell'isola'

09 novembre 2023 - 08:15

Il consiglio regionale della Sardegna approva la proposta di legge per il riordino del comparto ippico ed equestre, il presidente Pais ne sottolinea le ricadute economiche, turistiche e culturali. Uno spunto anche a livello nazionale.

Scritto da Fm
© Consiglio regionale della Sardegna

© Consiglio regionale della Sardegna

Una legge che per troppo tempo è stata chiusa in un cassetto che meritava di essere approvata e che creerà grandi benefici socio, economici, turistici e culturali per l’intera Sardegna. Un sincero plauso al Consiglio, alla commissione competente, maggioranza e opposizione per il grande lavoro svolto e per la grande concertazione portata avanti con i territori. Un provvedimento che la nostra isola attendeva da tempo e che sarà un ulteriore volano per lo sviluppo della nostra terra”.

Queste le parole con cui Michele Pais, presidente del consiglio regionale, commenta l'approvazione da parte dell'Aula della proposta di legge 42/A “Riordino del comparto ippico ed equestre della Sardegna”.

Il testo è stato licenziato all’unanimità, con 48 voti favorevoli, nella seduta dell'8 novembre.

 

Fra le misure approvate figurano le “Azioni a sostegno del settore ippico ed equestre” (articolo 2) e l’emendamento aggiuntivo n.1 che inserisce nel comma 1 la lettera b “bis”: “Nel rispetto della normativa statale e dell’Unione europea, promuove ed incentiva lo sviluppo e la diffusione del turismo equestre quale strumento di diversificazione delle attività turistiche regionali, di integrazione al reddito delle imprese agricole, di valorizzazione e promozione delle attività con gli equidi, di sviluppo del territorio nel rispetto della sostenibilità ambientale e della qualità del paesaggio rurale coniugando l’interscambio dei flussi tra la zona costiera e l’area interna dell’Isola” e la lettera c: “Incentiva lo sviluppo economico e sociale dei diversi comparti della Sardegna attraverso la realizzazione e la diffusione del turismo equestre della Sardegna al fine di far incontrare le esigenze di mercato con quelle dei fruitori integrando lo stesso marchio, la vacanza a cavallo con gli itinerari turistici nelle zone costiere e nelle aree interne e includendo la valorizzazione del patrimonio architettonico locale, dei beni ambientali e storico-culturali, delle tradizioni enogastronomiche e di quelle produttive e artigianali, delle arti e dei mestieri, delle strutture museali, anche attraverso l’impiego di maestranze e professionalità proprie del mondo equestre”.

Passa anche l’emendamento n° 31 per il sostegno, anche attraverso montepremi, agli ippodromi sardi riconosciuti dal ministero dell'Agricoltura.

All'articolo 3 sono degni di nota l'emendamento n° 5, che istituisce il registro delle associazioni ippiche e delle aziende professionali equine, e il n° 4, che ribadisce il sostegno delle attività ippiche, ivi comprese quelle derivanti dall’effettuazione di discipline sportive.

Disco verde anche per l’articolo 4 “Istituzione dell’agenzia Asvi Sardegna” e l’emendamento n° 24 che rimanda al 1° gennaio del 2024 l’assunzione da parte dell’Agenzia per lo sviluppo ippico delle competenze già derivate all’agenzia Agris dall’Istituto di incremento ippico.

L'Asvi dovrà collaborare con le associazioni per la promozione del turismo sportivo, la convegnistica e la formazione. Il direttore dell’Agenzia è nominato dall’assessore competente in materia di personale previa conforme deliberazione della Giunta regionale adottata su proposta dell’assessore all’agricoltura, tra i dirigenti del sistema Regione in possesso di elevate competenze in materia di organizzazione ed amministrazione e provvisti di comprovata competenza ed esperienza nel comparto ippico. Il personale di ruolo dell’agenzia Agris Sardegna, in forza nel servizio di ricerca per la qualità e valorizzazione delle produzione equine e nel servizio di ricerca per le produzione equine, a far data dal 1 gennaio 2024 verrà inquadrato nell’agenzia Asvi Sardegna con la salvaguardia del trattamento giuridico economico e previdenziale compresso quello integrativo.

Con la nuova legge poi vengono introdotte misure riguardanti la promozione e la tutela del turismo equestre e manifestazioni della tradizione popolare, l'istituzione del Registro di accoglienza stallaggio identificando i centri ippici e le strutture ricettive ed enogastronomiche lungo il percorso delle ippovie, la co-terapia assistita mediante l'impiego del cavallo e dell'asino.

Secondo la norma finanziaria presente nell'articolo 15, gli oneri sono pari a 8.066.762,20 euro per l’anno 2024 e a 6.766.762,20 euro a decorrere dall’anno 2025.

Insomma, un importante passo in avanti per la valorizzazione dell'ippica isolana, che da anni si distingue per la qualità degli allevamenti dei cavalli anglo-arabi-sardi nonché come vivaio di fantini rinomati - fra i quali si annovera Frankie Dettori, vincitore di numerosissime corse, soprattutto in Inghilterra dove ha svolto gran parte della propria carriera e dove vive - ma anche un prezioso spunto per il comparto nazionale.

Specie in questo momento, con il ministero dell'Agricoltura impegnato a portare avanti il suo progetto di rilancio, con l'istituzione della Direzione ippica guidata da Remo Chiodi e la nomina dei componenti della Consulta per l'ippica, propedeutici all'istituzione dell'Agenzia autonoma per la promozione, lo sviluppo e la tutela dell'ippica nazionale e disposizioni per la riforma del settore ippico al centro del disegno di legge presentato dai senatori di Fratelli d’Italia Patrizio Giacomo La Pietra e Lucio Malan.

Senza dimenticare la proposta di legge sulla disciplina dell'ippicoltura, già approvata dalla commissione Agricoltura nella scorsa legislatura, a firma della deputata Maria Chiara Gadda (Italia viva).

Ma i passi da compiere non finiscono certo qui. Specie alla luce dei tagli agli ippodromi previsti dal disegno di legge di Bilancio, che hanno portato alcuni ippodromi ad annunciare il licenziamento dei propri dipendenti e lo stop alle corse dal 2024, e della necessità di risolvere una volta per tutte questioni come il ritardo dei pagamenti, la riforma delle scommesse ippiche, le sovvenzioni per gli allevamenti, la classificazioni degli ippodromi, solo per citarne alcune.

 

 


 

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