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Convenzione ippica: Uni e Sdca "Determinazione corrispettivo impianti illegittima"

05 giugno 2014 - 08:51

Resta aperta la questione della nuova convenzione per l'ippica, tema su cui Federippodromi, Coordinamento Ippodromi e Ani hanno chiesto un nuovo incontro al Mipaaf per discutere della proposta inviata dallo stesso ministero e per la quale le associazioni hanno inoltrato le proprie osservazioni.

Scritto da Sm

Anche le associazioni degli ippodromi Uni e Sdca, come richiesto nell’ultimo incontro dello scorso 26 maggio 2014 tra le rappresentanze delle società di corsa e il Mipaaf, hanno inviato al ministero il proprio parere, confermando le posizioni espresse nell’incontro, non condividendo la proposta di contratto avanzata per i seguenti motivi: “la determinazione del corrispettivo impianti prospettata (‘importo attuale cristallizzato aumentato secondo le disponibilità di bilancio’) è illegittima: i corrispettivi in acconto, attualmente erogati, sono determinati sulla base di criteri e parametri non aggiornati, ed in palese contrasto con le previsioni contrattuali; essi, già ad oggi, per come applicati, determinano una grave ed ingiusta sperequazione tra i vari ippodromi, con rilevante danno per alcuni, ed ingiustificato vantaggio per altri. La determinazione del corrispettivo corse proposta, applicando percentuali sui prelievi netti e/o su volumi di scommesse non direttamente desumibili dai dati ufficiali forniti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, come noto, ha già generato notevoli difficoltà amministrative con conseguenti ritardati e mancati pagamenti. Senza alterare l’entità dei corrispettivi da erogare, sono facilmente individuabili altre forme di calcolo, tra l’altro, già proposte dal Mipaaf nei precedenti incontri. La fatturazione trimestrale dei corrispettivi ed i termini di pagamento previsti, che sono contrari alle previsioni del d.lgs. 192/12, provocherebbero ritardi nella corresponsione dei corrispettivi tali da pregiudicare la continuità aziendale delle società di corse. Gli oneri a carico delle società di corse per le certificazioni di bilancio e l’ammontare delle fidejussioni richieste, tenuto conto del grave stato di crisi del settore, appaiano smisurati. Le scriventi associazioni auspicano che il Mipaaf, per i rapporti contrattuali 2014, tenga conto delle seguenti proposte: il corrispettivo impianti venga calcolato secondo i criteri ed i parametri previsti dal modello ‘Deloitte’, con l’aggiornamento dei dati relativi al 2014, e venga determinato per tutti gli ippodromi secondo eguale loro interpretazione ed applicazione. Il corrispettivo corse venga calcolato, fermo restando l’ammontare delle erogazioni: applicando una percentuale sulle scommesse raccolte all’interno di ciascuno ippodromo; applicando una percentuale su tutte le scommesse raccolte su ciascun ippodromo, ad esclusione delle scommesse tris, quarté e quinté; applicando una percentuale sull’ammontare complessivo delle scommesse tris, quarté e quinté, raccolte su ciascun ippodromo. L’ammontare complessivo delle spettanze destinate alle società di corse sia di importo almeno uguale a quello previsto per il 2014 dal Mipaaf (60.000.000 di euro). Apposita clausola di salvaguardia andrebbe prevista nel contratto. Il contratto potrebbe ricalcare il modello già concordato con le rappresentanze delle società, in sede di incontri avvenuti negli anni precedenti, con le modifiche derivanti dall’applicazione del modello Deloitte. Le associazioni rimangono disponibili a continuare il costruttivo confronto per la definizione degli altri aspetti contrattuali”.

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