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Coordinamento ippodromi: 'Si discuta di crescita e non di tagli'

09 febbraio 2016 - 08:34

Continua la discussione all'interno del settore ippico su cosa sia auspicabile per il settore e il suo rilancio, guardando anche al calo scommesse.    

Scritto da Redazione
Coordinamento ippodromi: 'Si discuta di crescita e non di tagli'

“Che il lunedì festivo per le corse italiane comportasse un calo delle scommesse era abbastanza ovvio e prevedibile, come peraltro, la riduzione delle giornate di corse o del numero delle corse”. È quanto sottolinea il presidente del Coordinamento Ippodromi, Attilio D'Alesio, rispondendo a quanto sollevato dalla Lega Ippica Italiana. “Tutti i tagli – prosegue D'Alesio - compresi i tagli al montepremi e ai finanziamenti agli ippodromi, portano come conseguenza il calo naturale delle scommesse, perché calano i cavalli, i proprietari, gli allevatori e diminuendo i servizi anche il pubblico negli ippodromi, la qualità delle corse e conseguentemente gli scommettitori. E infatti le scommesse ippiche da quando sono entrati in campo 'i tagli' sono calate enormemente, con oltre il 350% in otto anni. Quindi perché continuare a discutere di tagli e mai di crescita?”, si chiede D'Alesio. “In qualunque settore sportivo ed economico le parole più usate sono crescita e sviluppo, nell'ippica al contrario, addirittura, si auspicano i tagli e perfino la chiusura di qualche ippodromo e le discussioni più accese tra gli ippici sono proprio su questi temi”.

 

IL RILANCIO DELLA CONSULTA TECNICA - Secondo D'Alesio sarebbe più produttivo chiedere tutti insieme al ministero “l'istituzione di una consulta tecnica per la crescita dove poter discutere di programmazione, palinsesti e orari, calendario, riforma e offerta delle scommesse ippiche, pubblicità e promozione. Sarebbe una gran bella proposta e forse, nonostante i tagli, potremmo ancora riuscire a rilanciare la nostra ippica”.

 

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