Di Paolo (Anag): 'Tante le problematiche dopo la riapertura a porte chiuse'
Il presidente Anag, Ottavio Di Paolo, fa il punto della ripartenza delle corse a porte chiuse e lascia emergere tutti i problemi del settore.
Tante le problematiche affrontate dall’Anag e dall’Ang in seguito della riapertura delle corse a porte chiuse. Il presidente dell’associazione, Ottavio Di Paolo, ha redatto un documento in cui riassume la situazione del momento: “È stato più volte chiesto al Mipaaf di poter contribuire alla stesura del nuovo calendario delle corse al fine di definire una pianificazione condivisa tra Ministero, ippodromi e categorie. A seguito delle numerose sollecitazioni fatte, la DN sottolinea che, con decreto n.26563 del 22 maggio 2020, è stato disposto il recupero di alcune giornate non disputate a causa dell’emergenza sanitaria per l’ippodromo di Firenze (inserite 6 giornate di corse) e per l’ippodromo di Merano (2 giornate di corse). Resta ancora aperto il tema legato all’ippodromo di Corridonia e speriamo vivamente che, nei prossimi giorni, sia possibile dare risoluzione a tutte le problematiche”, spiega.
Intanto, a partire dal 4 giugno 2020, sarà di nuovo possibile movimentare i cavalli in entrata nel centro di allenamento di San Siro ma da analizzare è il nodo contratti: “Tale problematica impediva a tutti i colleghi milanesi di poter lavorare in modo corretto. È stato anche richiesto alla società milanese di modificare il protocollo di sicurezza. Purtroppo abbiamo riscontrato situazioni in cui un solo allenatore ha dovuto insellare molti cavalli durante la stessa corsa. Il protocollo di sicurezza prevedeva l’accesso all’ippodromo del solo allenatore e, pur richiedendo l’autorizzazione ai commissari di un supporto, gli stessi non hanno mai permesso l’accesso ad aiutanti. Fortunatamente anche tale nostra richiesta di modifica delle linee guida e dei protocolli è stata accolta ed ora tutti possono lavorare con maggiore sicurezza. Si informano gli allenatori che la delicata fase di trattative legate alla problematica riguardante il contratto di prestazioni di servizi di Snaitech, unitamente al Comitato Ippici San Siro, sta continuando. Il tutto è ancora in fase di definizione e, come già evidenziato più volte, la fattispecie ha natura prettamente giuridica. La strada auspicabile resta sempre quella di un sereno confronto tra avvocati al fine di far ricognizione del rapporto tra le parti tale da assicurare il diritto degli associati. Si sono svolte diverse riunioni in questi giorni. Si ritiene necessario che il Mipaaf prenda posizione sulla delicata questione. Si ricorda che il centro di allenamento di San Siro è vitale per l’intera filiera ippica italiana e, per questo motivo, il Ministero dovrà utilizzare tutti gli strumenti normativi per garantire detta fruizione. I 400 cavalli di stanza nel centro devono poter essere allenati, a tutela del loro benessere. Frapporre ostacoli all’attività ippica, come recentemente sta accadendo nella struttura di San Siro o pregiudicarne in prospettiva la sua prosecuzione, produce un danno irreparabile ai diritti dello Stato stesso.”