La pioggia che si è abbattuta in questi giorni su molte parti d'Italia non ha causato problemi solo alla viabilità o alle città d'arte – vedi Venezia o Matera – ma anche a diversi ippodromi. Da Agnano (Na) dove un violento nubifragio ha fatto temere il peggio, ma dove poi alla fine l’acqua è stata smaltita in tempi brevi senza provocare danni alle strutture, fino a Firenze, che al Visarno ha visto svolgersi le corse in condizioni proibitive.
A seguito di ciò un gruppo di imprenditori capeggiati da Giorgio Sandi di Ippica Nuova ha scritto una lettera al dirigente Mipaaf Giovanni Di Genova in merito allo stato della pista dell’ippodromo di Firenze Trotto, per chiedere la sospensione dei convegni.
"La pista di trotto di Firenze - che è stata oggetto di lavori di ristrutturazione prima della ripresa della stagione di corse evidentemente non ancora assorbiti - si è presentata del tutto incompatibile con le esigenze minime per consentire la disputa delle corse in programma", esordisce la lettera.
"Le facciamo avere la documentazione visiva dello stato della pista che comporta gravi rischi per la salute di uomini e cavalli, con le tantissime rotture, il pericolo di zoppie ed emorragie da sforzo, e competizioni che non si possono certo dire regolari.
Per questi gravi motivi si richiede la sospensione delle corse sull’Ippodromo di Firenze trotto fino a quando gli interventi in atto non consentiranno la ripresa dell’attività; contemporaneamente, per non penalizzare ulteriormente le scuderie ed i professionisti interessati, programmare le previste giornate di corsa in altra idonea struttura, nella medesima area geografica".
La lettera oltre alla firma di Sandi, reca le adesioni di diversi professionisti, impegnati nell'ultima giornata di corse al Visarno: Alessandro Raspante, Giovanni Castiglia, Matteo Zaccherini, Gennaro Casillo, Mayla Marika Piccolo, Mario Zanghi, Marjo Natynki, Holger Helert, Massimo Barbini, Davide Nuti, Roberto Vecchione, Antonio Greppi, Orlando Orlandi, Enrico Bellei, Afrim Schmidra, Franco Fumagalli, Lucio Colletti.