Gestione Capannelle, operatori ippici presentano esposto alla Procura della Repubblica

A presentarlo Upt, Fnt, Giorgio D’Alessandro, Ippodromi Meridionali srl e Ippodromi Partenopei srl, che denunciano il saldo non regolare della quota di 2 milioni di euro annui e la mancata conclusione delle opere presentate insieme al progetto durante il bando di gara per la concessione. Nell'esposto si segnala inoltre, per quanto riguarda il Comune di Roma, come "appare evidente che gli atti di negoziazione dell'originario affidamento, di cui alla determina dirigenziale n. 261/2014, sono in evidente violazione con i principi generali ostativi alla rinegoziazione successiva alla procedura ad evidenza pubblica". "Il Comune capitolino - si legge ancora - avrebbe dovuto altresì procedere (...) alla risoluzione del rapporto con la Hippogroup stante la morosità della medesima nel pagamento dei canoni di concessione, morosità protrattasi bem oltre il termine di mora convenzionalmente stabilito in mesi 2". 

Una iniziativa che trova l’appoggio del Comitato degli operatori che lavorano dentro l’ippodromo romano e che ricorda di essersi “sempre battuto perché l’operazione Trotto a Capannelle (dal momento in cui è stata definita operazione imprescindibile per la sopravvivenza dell’ippica a Roma) fosse un progetto convergente, condiviso e realmente qualificante per la struttura.

Le nostre richieste di incontri e di modifiche al progetto non sono mai state prese in considerazione, i nostri incontri in Comune si sono conclusi sempre con promesse di tavoli di confronto mai realizzati, la frustrazione per gli operatori è sfociata persino in denunce contro la cattiva manutenzione del comprensorio.

La nostra speranza, ora, è che si chiariscano il più in fretta possibile eventuali responsabilità e che si arrivi alla conclusione positiva di una vicenda che sta mettendo in forte difficoltà tutti gli operatori romani.”