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Ige 2024, Toniatti (Anact): 'Scommesse virtuali contribuiscano a tutela dei cavalli'

16 aprile 2024 - 15:41

Toniatti (Anact) trae spunto dalla tavola rotonda all'Ige – Italian gaming expo del 18 aprile sulla riforma dell'ippica per auspicare che 'le scommesse virtuali contribuiscano con un piccolo prelievo alla salvaguardia dei cavalli, degli uomini che ci lavorano, della natura'.

Scritto da Redazione
Roberto Toniatti, presidente dell’Anact - Associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore

Roberto Toniatti, presidente dell’Anact - Associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore

Il 18 aprile alla prima edizione di Ige – Italian gaming expo – in agenda al Palazzo dei congressi di Roma – si parlerà anche della riforma dell'ippica, e in particolare della riforma delle scommesse ippiche, attesa ormai da diversi anni, con una tavola rotonda che vedrà confrontarsi i vertici del ministero dell'Agricoltura, dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, operatori del gioco e degli ippodromi.

Un tema che ha ispirato Roberto Toniatti, presidente dell’Anact - Associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore, a scrivere questa “lettera aperta”, che riportiamo nella sua interezza.

 

Pochi giorni fa ho visto un film di fantascienza, uno di quei film apocalittici, ambientati in un futuro in cui l'uomo vive in un mondo altamente tecnologico e digitale, ma in un ambiente distrutto, desertificato e ostile.
Se da una parte c'era l'esaltazione della tecnologia e dell'intelligenza artificiale, dall'altra c'era la distruzione del nostro habitat in cui scarseggiavano l'acqua, il cibo e le minime condizioni di vita, con la conseguente sicura estinzione dell'uomo.
Questa dicotomia tra il mondo virtuale e quello reale mi ha fatto pensare al nostro amato mondo ippico. Dalle scommesse tradizionali, per noi linfa vitale, si è passati in poco tempo alle scommesse on line o oggi alle scommesse virtuali.
Il richiamo ad un film potrebbe sembrare strano, ma data la situazione penso invece che il paragone sia quanto mai calzante.
Il mondo equino, con il suo patrimonio di 450.000 cavalli, per esistere necessita di spazi e di natura, che si traduce una fetta molto significativa del territorio italiano. Un’area che, tenuto conto della produzione di fieno, paglia, avena, orzo e paddock è stimata in almeno 6.000 km quadrati, cioè grande quasi quanto una regione italiana. Questo comporta la necessità di manodopera, essendo un lavoro non meccanizzabile, ed è un fondamentale e quanto mai necessario per contribuire alla tutela del territorio. La salvaguardia degli aspetti paesaggistici e naturali, e gli spazi agricoli e verdi da conservare, sono oggi quanto mai l’attualità in un mondo che si sta adoperando per trovare misure contro le conseguenze dei cambiamenti climatici, e in cui il dissesto idrogeologico del territorio ci costa risorse e purtroppo tragedie. Temi insomma fondamentali, che oggi sono quanto mai determinanti per il nostro futuro.


Non sono contrario alla modernità, non lo sono gli allevatori italiani, ma crediamo che nel giusto equilibrio di una filiera e di un’economia di settore, oggi sia quanto mai opportuno che le scommesse virtuali contribuiscano con un piccolo prelievo alla salvaguardia dei cavalli, degli uomini che ci lavorano, della natura e del nostro futuro.

Oggi più che mai sarebbe una grave responsabilità preferire le statistiche e i numeri del gioco senza dare la assoluta importanza all'impatto sociale e ambientale del mondo ippico. Significherebbe far vivere i nostri figli in una orrenda realtà invece di permettere loro a continuare a vivere felici guardando un film.


 

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