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Imco: al via l'esame degli emendamenti sul gioco online

24 aprile 2013 - 10:37

La Commissione per il mercato Interno, Imco, avvia la discussione sugli emendamenti presentati alla relazione sul gioco online dell’eurodeputato Ashley Fox. Sergio Cofferati, del gruppo S&D, ha chiesto una regolamentazione armonica sul settore, per la “tutela della salute dei cittadini, perché le patologie che riguardano il gioco dilagano”. Secondo Cofferati il gioco patologico “interessa un numero sempre più crescente di persone e sono pericolosissime per i minori. Servono limitazioni efficaci, a cominciare dalla pubblicità, perché il gioco compulsivo sta diventando un grande problema sanitario, oltre che sociale”. Specificità gioco online e regolamentazione nazionale, i temi caldi dei 425 emendamenti a relazione Imco

Scritto da Redazione

Sirpa Pietikainen, relatrice ombra per il Ppe ha chiesto “un’azione più decisa degli Stati membri su temi specifici come tutela del consumatore e lotta al match fixing. Possiamo trovare una definizione che raccolga consenso comune però ancora una volta se ci atteniamo alla sussidiarietà è difficile avere una normativa Ue omogenea su un’azione efficace contro gli operatori illegali. Dobbiamo riconoscere la situazione attuale – prosegue - e ammettere che forse spetta agli Stati membri trovare regole comuni, e solo dopo aver fatto questo ci si può coordinare a livello europeo. Lasciamo tutto ai Paesi. Nessuno vuole intaccare il principio di sussidiarietà degli Stati membri, tuttavia, devono attenersi ai giudizi espressi dalla Corte di giustizia Ue, e se vengono violati dei diritti la Commissione deve intervenire, perché il diritto comunitario deve essere rispettato. La protezione dei consumatori, poi, può essere tranquillamente attuata senza attenuare le prerogative della Commissione europea".

Christel Schaldemose ha aggiunto: “Concordando con molti degli emendamenti presentati è fondamentalmente avere una relazione coerente; è possibile anche cooperare per rendere le norme sul gioco online più uniformi. Sulla violazione delle procedure d’infrazione occorre seguire i casi specifici, i servizi giuridici dei vari Stati membri hanno posizioni diverse e occorre vedere la cosa da un punto di vista sia giuridico, ma anche politico”.

Il 29/30 maggio ci sarà il voto in Commissione Imco.

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