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Imprenditori Ippici Italiani: 'Pagamenti sempre più a rilento'

22 ottobre 2016 - 09:40

Imprenditori Ippici Italiani torna a mettere l'accento sui pagamenti e sui vari ritardi per gli operatori ippici.  

Scritto da Redazione
Imprenditori Ippici Italiani: 'Pagamenti sempre più a rilento'

"L'impressione vissuta dagli operatori sulla propria pelle è che i pagamenti abbiano nuovamente subito un rallentamento". Lo sottolinea in una nota l'associazione Imprenditori Ippici Italiani.

 

"E' vero che stanno procedend,o ma perché non si è continuato a spingere dal momento che nel migliore delle ipotesi siamo a più di 4 mesi? Alcuni operatori hanno ricevuto maggio, ma sappiamo bene che dal primo all'ultimo passano circa 15 giorni. La sensazione è che stavolta saranno di più e che tanti residui si stiano accumulando. Abbiamo chiesto al Mipaaf un comunicato con cui, allo stesso modo di quanto fece il dottor Gatto prima dell'estate, si tracci una tempistica delle mensilità da pagare", prosegue la nota.

Per quanto riguarda le scuderie con partita Iva, l'associazione aggiunge: "Ancora scandalosamente in ritardo il pagamento delle scuderie con partita Iva ferme a febbraio e quindi in attesa dei premi di marzo che ancora non accennano ad arrivare. Ormai tutti hanno emesso le fatture di aprile ancora senza Iva, costretti  assurdamente da Ucb ad applicare uno 'split payment' che, a detta di tutti gli esperti, non si doveva assolutamente applicare. Nessuna pronuncia da parte dell'Agenzia delle Entrate all'interpello fatto in luglio dal Mipaaf. Abbiamo per l'ennesima volta avuto dal ministero conferma della consapevolezza di quanto sia grave penalizzare coloro che hanno personale e strutture più grandi ma, di fatto, siamo a 8 mesi".

Sulle iscrizioni e entrate Gran Premi a detta di Imprenditori Ippici è "tutto fermo. Gli uffici predisposti confermano nei fatti di aver completamente perso il controllo della situazione e, soprattutto, dei soldi che hanno ricevuto in molti casi addirittura tre anni fa. Stimiamo che oltre 8 milioni dei nostri soldi siano fermi nelle casse dello Stato. Milioni che si aggiungono ad una esposizione di circa 40 milioni di premi da ricevere".
Sul fronte delle provvidenze allevatori "quelli di galoppo e di trotto aspettano le loro spettanze del 2011. Quindi da 5 anni. Si tratta di 1,2 milioni. Promesse e parole tante, ma non hanno ancora visto niente. Forse a fine anno? A metà del mese di ottobre ancora gli allevatori del trotto non sanno cosa devono fare per richiedere i premi allevatori vinti dai cavalli da loro allevati partecipando a corse all'estero. Rammentiamo che i nostri cavalli nel 2016 hanno ad oggi vinto 6,1 milioni di euro e che si prevede di superare la somma vinta lo scorso anno quando avevamo raggiunto gli 8,5 milioni (contro i 32 milioni netti vinti in Italia). Si rammenta che esiste un decreto che assegna il 10 percento delle somme vinte a tutti i cavalli del trotto che hanno vinto all'estero. Ma cosa dobbiamo fare per prenderli?", chiosa.

 

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