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Ippica, Ihra: "Si a riforma condivisa, ma nessuna riduzione delle risorse"

27 gennaio 2015 - 12:30

“La motivazione della riduzione del montepremi di febbraio e marzo non ha nulla a che vedere con la futura apertura del trotto a Milano e con il ripristino del premio aggiunto al galoppo, bensì è una mossa prudenziale del Ministero per far fronte a presunti debiti pregressi. Passivi che, a dire della politica, dovrebbero essere scontati quest’anno e ai quali al momento, non essendovi certezza sulla presenza a copertura di somme in arrivo da altre fonti, si è cercato di far fronte riducendo il montepremi”.

Scritto da Sm

È quanto afferma Ihra (Italian Horse Racing Association), commentando anche quanto detto su questa testata dal sottosegretario Giuseppe Castiglione.

 

Secondo Ihra “l’intero settore ippico ha già pagato un conto molto salato per colpe non sue e un ulteriore aggravio della situazione è insostenibile per il comparto. Ci risulta inoltre che la drastica diminuzione del montepremi di questi ultimi anni sia stata dovuta e giustificata dalla politica con i famigerati ‘debiti ippici’ da estinguere, quindi il montepremi previsionale e le risorse a favore degli ippodromi per il 2015, sempre confermati dai ministeri competenti fino a pochi giorni fa, dovrebbero già incorporare al loro interno tali importi. Ripetiamo che una qualsiasi riduzione delle scarse risorse previste per il 2015 a favore del settore ippico vuole dire condannare alla definitiva chiusura e alla morte un settore che non solo dà lustro al Paese ma impiega decine di migliaia di lavoratori”. L’associazione “raccoglie l’invito del sottosegretario Castiglione a una riforma condivisa”.

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