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Ippica: operatori sulle barricate, Ruffo (Assi) "Stiamo collaborando con Aams e Mipaaf per riforma, ma i tagli restano"

03 gennaio 2012 - 09:23

Seconda giornata di presidio nella sede dell'Assi da parte di un nutrito gruppo di operatori del settore ippico che ieri ha occupato il palazzo dell'ente ippico per protestare contro i tagli al settore.Ho incontrato oltre cento persone - conferma a gioconews.it il segretario generale dell'Assi, Francesco Ruffo della Scaletta - per ascoltare quello che avevano da dire. Devo dire che è stata una discussione molto tranquilla, nonostante gli animi siano caldi su alcune questioni, come i tagli al settore. Il presidio è stato prolungato anche nella notte ed è stato chiesto all'Ente di non mandare le immagini di Teleippica. Infatti ieri non è stato possibile mandare nessuna immagine delle corse e nessun commento. Oggi, comunque, ci sarà una rassegna stampa e verranno mandate le immagini delle corse estere. Ippica: Moscuzza (Ciag), Eliminare i privilegi di Assi e riformare le scommesse Brandolini (Pd): Governo istituisca tavolo di confronto su ippica

Scritto da Sara

Sui tagli, vero problema per il settore che mette a rischio migliaia di addetti ai lavori e la chiusura degli ippodromi, Ruffo aggiunge: "Registriamo la traumatica riduzione delle risorse comunicataci dal Mipaaf e c'è un effettivo rischio di sostenibilità del settore. Delle scelte sono state attuate e altre potrebbero essere adottate. Un ente pubblico deve attenersi a determinati parametri e obiettivi nell'ambito di finalità istituzionali. Stiamo collaborando con Aams per una riforma delle scommesse ippiche e con i responsabili del Mipaaf. Speriamo che questo porti a risultati di tutela degli interessi di tutti. Purtroppo il problema dell'ippica non nasce oggi, ma è il risultato di anni in cui il settore non ha saputo scegliere". Ma dal ministero che risposte avete avuto? "Attendiamo - afferma ancora - di conoscere le indicazioni su alcune tematiche poste". Anche sui decreti attuativi di Assi? "Certamente, anche sui decreti. Regolamento e Statuto sono stati individuati da Assi, ma chiaramente ci sono percorsi formali che vanno fatti e che hanno i loro tempi. Occorre che le istituzioni pongano attenzione alle diverse ipotesi e soluzioni da noi proposte. L'ippica non merita certo di arrivare al capolinea".

Altra questione è quella della lettera inviata a tutte le società di corse che non hanno firmato la proroga della convenzione, in cui si intima la cessazione delle attività di corse e dunque, in parole povere, la chiusura degli ippodromi. "Siamo di fronte - sottolinea Ruffo - alla mancata adesione alla proroga di un contratto. L'Assi, in attesa di definire la nuova convenzione che al massimo sarà resa disponibile nel primo trimestre dell'anno, ha presentato alle società una proroga alla vecchia convenzione. Nel momento in cui alcune società di corse non firmano, non possono operare, non sono convenzionate da Assi e quindi non avranno corrispettivi". Conseguenze decisamente importanti per quegli ippodromi e per chi vi lavora, non crede? "Fino a quando non c'è convenzione non può esserci rapporto. Nel momento in cui - continua Ruffo - le società che non hanno firmato si dovessero rendere disponibili, l'Ente esaminerà la loro posizione. Al momento, comunque, non vi sono nuove formali adesioni. Alcune società hanno dichiaro di voler aderire a questa proroga, pur con riserva relativa al taglio del corrispettivo impianti. La proroga si attesta nel periodo di transizione verso la nuova convenzione, che verrà stilata anche coinvolgendo le categorie".

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