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Ippica, riforma al bivio: dopo il Libro verde si dimette la task force del Mipaaft

30 luglio 2019 - 09:15

Dopo la pubblicazione del Libro verde dell'ippica, arrivano i commenti della filiera e l'annuncio di dimissioni di gran parte della task force voluta da Gian Marco Centinaio.

Scritto da Fm
Ippica, riforma al bivio: dopo il Libro verde si dimette la task force del Mipaaft

A un passo della meta, l'attesa riforma dell'ippica rischia di incrinarsi, o almeno di perdere il contributo di una parte importante della filiera.
All'indomani della pubblicazione del Libro verde da parte del Mipaaft, oggetto di una consultazione pubblica a cui si può aderire entro il 20 settembre, infatti arriva la notizia dell'annuncio di dimissioni da parte di cinque dei sette membri della task force costituita su impulso del ministro Gian Marco Centinaio per la definizione di un nuovo modello di governance, operativo e gestionale del settore. 

"DIVERGENZE CON SALTAMARTINI" - Il motivo? Proprio la pubblicazione del Libro verde, "di cui ignoravamo l'esistenza", evidenzia a Gioconews.it uno dei membri della task force. "Ce ne siamo accorti a cose fatte. È stato bypassato il nostro operato, ma questo libro è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, quindi abbiamo deciso di inviare una lettera al ministro Centinaio per divergenze con la coordinatrice Silvia Saltamartini, che non ascolta quanto decide la maggioranza.
Qualche tempo fa avevamo stabilito delle date per nuovi incontri, ma lei ha detto che non ci saremmo incontrati più. Ed ora il Libro verde.
Se il ministro deciderà di non prendere provvedimenti e darà ragione a Saltamartini confermeremo le nostre dimissioni".  

 

LE REAZIONI AL LIBRO VERDE, FATICONI (SIAG): "ERA ORA" - In parallelo, arrivano le reazioni del mondo dell'ippica al Libro verde (consultabile integralmente a questo link, Ndr). "Era ora.
Come avevamo detto, il ministro Centinaio già dal primo incontro ci ha fatto un'ottima impressione. Da subito, dimostrando di avere a cuore l'ippica, si è messo al lavoro creando un comitato tecnico, coordinato dalla dottoressa Saltamartini, che lo supportasse nell'impresa di rilanciare la filiera", sottolinea Roberto Faticoni, segretario del Siag - Sindacato italiano allenatori guidatori. "Il ministro, a cui va il nostro ringraziamento per l'attenzione che ha sempre mostrato al settore, a differenza dei suoi predecessori, sta cercando di portare a termine tutte le richieste fatte dagli operatori ippici ossia le sovvenzioni degli ppodromi con un sistema basato sul merito, pagamenti per la filiera, la riforma complessiva del settore ippico, il calendario annuale, le commissioni di verifica degli ippodromi, il regolamento unico, il bando per la tv e per per la pubblicità degli eventi.
Aspettiamo con ansia il termine delle consultazioni, richieste dallo stesso ministro, che mirano proprio a dare contributi a quella riforma dell’ippica ipotizzata sul Libro verde del Mipaaft. Siamo tutti grandi e vaccinati ormai per comprendere che è l’ultima spiaggia e che non servono polemiche sterili, ma proposte serie, scritte e firmate", conclude Faticoni.
 
 
D'ANGELO (IPPODROMI PARTENOPEI): "FARE PRESTO" - Gli fa eco Pierluigi D'Angelo, presidente di Ippodromi partenopei, gestore dell'impianto di Agnano (Napoli)."Non mi stancherò mai di ripetere che la complessità della situazione ippica odierna ha radice lontane nel tempo. Èapprezzabile qualsiasi tentativo di restituirla alla stessa dignità e ruolo stabilizzando le risorse del comparto, che deve necessariamente smettere la guerra delle fazioni e consentire al Governo di intervenire nei punti critici che sono ben individuati. Iniziando dalla necessità di avere una visibilità mediatica positiva (ad esempio quella che è stata data in pochi mesi al calcio femminile) e non di pannicelli caldi".
Secondo D'Angelo poi va "assolutamente rimarcato che dai segnali che giungono dagli investitori esteri (che saranno presenti ed annunciati alle prossime aste), attualmente l'allevamento italiano è diventato soprattutto per il trotto un faro di riferimento mondiale per qualità di produzione di linee di sangue a livello genetico incredibilmente qualitativo, grazie alla selezione attuata dagli allevatori stessi in sintonia con il Mipaaft negli ultimi 20-30 anni.
Nondimeno, i professionisti che operano in Italia, con in testa il team Gocciadoro, che oggi nel trotto è diventato un punto di riferimento internazionale. Il Libro verde necessita del giusto approfondimento, nelle more di una definizione dei contratti e dei flussi agli ippodromi, che restano un macigno per il fondamentale ruolo che gli stessi in questa incertezza economica e politica non riescono a svolgere, e con la necessità di avere una visione a lungo termine, per operare investimenti di restyling in strutture e tecnologie indispensabili per restare al passo con i tempi".
Il presidente di Ippodromi Partenopei chiude il suo commento con un auspicio. "Confido nella indubbia passione che hanno messo in campo il ministro e i suoi collaboratori, perché oggi è indispensabile un intervento rapido ed efficace soprattutto dal punto di vista della semplificazione delle procedure burocratiche per garantire la rapidità e continuità della distribuzione delle risorse a tutti gli operatori della filiera produttiva. Siamo diventati un comparto produttivo di eccellenza, e va fatto un restyling in prospettiva della scommessa incentivando oltre alla quota fissa gli aspetti che negli altri Paesi garantiscono enormi flussi in raccolta e conseguenti risorse per gli operatori collegati. Le consultazioni devono coinvolgere imprenditori capaci e finanziariamente impegnati nel settore, i blogger e gli autoreferenziali, così come gli 'ippici per caso' possono continuare dai loro account a discettare del sesso degli angeli e del prossimo vincitore del Lotteria o del Derby fanno parte del gioco e in democrazia il confronto è utile, non la farsa o il farlocchismo per secondi e terzi fini, approfittando di una grande miseria o ignoranza che pervade un settore strategico che è stato purtroppo devastato da lobby di imprenditori". 
 
 

D'ALESIO (COORDINAMENTO IPPODROMI): "TAVOLO DI LAVORO E CONTRATTO CONDIVISO" - Anche Attilio d’Alesio, presidente del Coordinamento Ippodromi commenta il Libro verde per l’ippica. "Sicuramente è molto interessante ed indica le linee di indirizzo sulle quali lavorare per giungere nel 2020 ad una buona ed integrale riforma dell’ippica nazionale.
Dobbiamo constatare, con piacere, che molte nostre proposte contenute nel documento da noi consegnato alla task torce l’8 maggio sono state recepite.
Prima fra tutte la necessità di avere presto una 'legge per l’ippica' finalizzata a valorizzare il nostro grande sport ma anche un codice deontologico, un regolamento unico, un codice di legalità per gli ippodromi, televisione e pubblicità, riforma delle scommesse, bonus fiscale per l’acquisto dei cavalli e tanti altri punti ben evidenziati nel testo.
Molto bella anche l’idea di ascoltare tutti operatori ed anche tutti i cittadini che potranno così esprimere la loro opinione.
Da parte nostra continuiamo a proporre la costituzione di un tavolo di lavoro con la presenza delle associazioni rappresentative della filiera dove poter discutere di tutti questi punti e l'istituzione di una consulta ippica permanente.
Infine, venendo all’oggi, ci preme sottolineare che gli ippodromi sono ancora senza contratto e non hanno percepito alcun corrispettivo per il lavoro svolto nell’anno in corso ed è evidente che in questa situazione tenere a norma gli impianti è molto molto difficile. Ci auguriamo quindi che nel 2020 si possa avere un 'contratto condiviso' a partire dal 1° gennaio".
 
 
CELIN: "RILANCIO IPPICA PARTA DAL CAVALLO" - Sul tema prende posizione anche Sergio Celin, portavoce del Comitato padovano contro il doping e la macellazione dei Cavalli da corsa, in una lettera inviata al ministro Centinaio. "Non mi entusiasma questa iniziativa del Libro verde sull'ippica; preferirei di gran lunga agire sul campo (cioè frequentando gli ippodromi ed ascoltando le persone che ci vivono e lavorano h24), toccare 'con mano' i vari problemi e non solo 'virtualmente'.
Perché, ministro Centinaio, non invita al suo ministero, i 'veri' conoscitori dei cavalli? Coloro che per 365 giorni all'anno offrono assistenza ai cavalli, vivono assieme a loro, a volte con enormi sacrifici personali ed economici e che ne conoscono tutti i 'segreti'?
Persone che dormono anche all'interno delle scuderie, per paura di dover lasciare abbandonati i cavalli di notte, per totale mancanza di una vigilanza notturna da parte dei gestori degli ippodromi!", scrive Celin, che poi propone la sua ricetta per il rilancio dell'ippica. "Ritengo che si possa solo iniziare dal cavallo, (sembra la cosa più 'banale', ma è proprio così) rispettandolo; impegnare tutti gli addetti ai lavori negli ippodromi a praticare tutte le attività che coinvolgono i cavalli, secondo i principi etici e morali di tutela e di rispetto del benessere del cavallo; vietare la frequentazione delle scuderie e di operare all'interno degli ippodromi a tutti quei personaggi i cui comportamenti sono solamente dannosi per l'ambiente stesso.
Tutti noi, signor ministro, potremo ritenerci soddisfatti solo quando guardandoci allo specchio saremo sicuri di non avere 'debiti' con la nostra coscienza, certi di aver fatto tutto il possibile per i nostri adorati cavalli e di conseguenza per tutto il mondo dell'ippica".
 
 
 

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