Uno stillicidio. È quello che caratterizza la situazione in cui versa l'ippodromo La Favorita di Palermo, in una lotta contro il tempo per restare in attività.
Come noto, l'impianto rischia di chiudere a neppure 15 mesi dalla sua riapertura – avvenuta nel maggio 2021, dopo quattro anni di stop – per la mancata erogazione dei fondi del ministero delle Politiche agricole previsti dalla legge di Bilancio 2022, e promessi come imminente a luglio.
Secondo quanto comunica la società che attualmente lo gestisce, la Sipet, nella giornata di ieri, 7 settembre, “si è avuto un incontro con la dirigenza del Mipaaf nel corso del quale non è stato ancora precisato quando la Sipet potrà ricevere il pagamento della sovvenzione 2021 e dell'acconto 2022”.
Alla luce di questo il gestore fa sapere che se “entro mercoledì 14 settembre (giornata della dichiarazione dei partenti del 17) non si registrassero ancora i pagamenti, suo malgrado, sarà costretto a sospendere la giornata del 17 settembre ed a disporre l'uscita dal centro di allenamento dei cavalli stanziali”.
Come noto, infatti, fra i problemi che affliggono l'ippodromo siciliano c'è anche la gestione del centro di allenamento.
Nelle ultime settimane, infatti, nonostante le difficoltà economiche e dopo l'avvio di un
tavolo di confronto fra il Mipaaf e le categorie, con il Siag e il Ciga,
la società di gestione ha tenuto il centro aperto, garantendo l'uso dei servizi per i cavalli che erano già all'interno della struttura e per quelli in transito che vogliono usare le piste, per venire incontro alle necessità degli operatori, che altrimenti non saprebbero dove portarli.