Sistema Cavallo lascia Treviso. La società toscana dichiara di rinunciare alla gestione dell'ippodromo trevigiano dovendo concentrare le proprie forze nella gestione delle strutture di Livorno e Follonica.
Con la rinuncia, da parte di Sistema Cavallo, alla prosecuzione di una battaglia legale durata quasi un paio di anni, la struttura trevigiana torna ora in gestione a Nordest ippodromi.
Nella comunicazione inviata dai legali di Sistema Cavallo al Consiglio di Stato si legge che "ritenuto pertanto che Sistema Cavallo debba oggi concentrare le proprie risorse economiche e gestionali sulla continuità degli affidamenti già in essere (ippodromi di Livorno e Follonica), rinunciando, con la presente dichiarazione, all’affidamento dell’ulteriore ippodromo di Treviso, stante la difficoltà di sostenere contestualmente investimenti ed attività sui tre distinti ippodromi."
Si chiude così la lunga battaglia legale che ha fatto seguito all'aggiudicazione della gara da parte di Sistema Cavallo del 2021. La gara, che aveva visto presenti le sole candidature di Nordest Ippodromi, che già gestiva il Sant'Artemio da 35 anni, e di Sistema Cavallo (che già gestiva le strutture di Follonica e di Livorno) aveva già avuto una valutazione complicata, completata solo nel febbraio 2023, dopo la valutazione dell’analisi finanziaria, con la vittoria della società toscana.
Immediato il ricorso al Tar della società veneta, che riscontrava alcune pecche nella determina dirigenziale che a gennaio 2023 aveva aggiudicato la gara per l’immobile di proprietà comunale. Ricorso che trovava l'accoglimento da parte della prima sezione del Tar Veneto, che quindi congelava l'aggiudicazione con un’ordinanza.
I giudici amministrativi, in particolare, rilevavano che non appariva "essere stata oggetto di un’adeguata valutazione la sostenibilità del piano economico finanziario in quanto la remuneratività dell’offerta della parte controinteressata presuppone un consistente aumento delle corse del trotto e del galoppo rispetto alle stagioni precedenti il 2023, e tuttavia il numero delle giornate delle corse non sembra poter essere ricondotto alla mera volontà del gestore dell’ippodromo; l’analisi della reddittività dell’utilizzo dell’ippodromo per funzioni di tipo non ippico, non sembra poter prescindere da un apprezzamento dell’attendibilità dei dati prospettati alla luce dei ricavi realizzati in precedenti eventi o in strutture analoghe".
Siamo a fine agosto 2023, e Silvio Toriello, amministratore di Sistema Cavallo, annuncia il ricorso al Consiglio di Stato.
Una storia che si chiude solo un paio di giorni fa, il 18 gennaio, con l'invio della rinuncia al giudizio da parte di Sistema Cavallo, che decide di concentrare le proprie forze nella gestione degli impianti toscani.
Pesa, probabilmente, oltre alla lunga querelle legale, anche la vicenda legata alla gestione dell'impianto di Follonica. Sul finire dello scorso anno infatti, il comune di Follonica ha deciso di chiudere la gestione ventennale dell'impianto cittadino da parte di Follonica Corse Cavalli (legata a Sistema Cavallo da un contratto di affitto di ramo d’azienda relativo alla gestione ippica dell’Ippodromo dei Pini di Follonica), per gli inadempimenti a questa imputabili ed inerenti alle parti dell’Ippodromo non gestite da Sistema Cavallo.