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Ippodromo Treviso, Tar: 'Sospesa aggiudicazione della gestione'

09 marzo 2023 - 10:51

Il Tar Veneto sospende l'efficacia dell'aggiudicazione della gestione dell'ippodromo di Treviso a Sistema Cavallo Srl. Esame di merito del ricorso di Nordest Ippodromi contro il Comune di Treviso il 24 maggio.

Scritto da Fm
Tingey Injury Law Firm / Unsplash

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“Ad una prima e sommaria delibazione propria della fase cautelare, non appaiono prive di elementi di fondatezza alcune delle censure proposte”.

Lo statuisce il Tar Veneto nell'ordinanza con cui accoglie la domanda cautelare proposta da Nordest Ippodromi contro il Comune di Treviso e gli atti che hanno sancito l'aggiudicazione della gara per l'assegnazione della concessione di valorizzazione, mediante procedura a evidenza pubblica, del complesso immobiliare di proprietà comunale denominato “Ippodromo di S. Artemio” alla società Sistema Cavallo Srl.

Il tribunale amministrativo quindi ha sospeso l’efficacia dell’aggiudicazione disponendo che, “nelle more della decisione del merito del ricorso, non venga dato ulteriore corso alla procedura di assegnazione in concessione del complesso immobiliare” e fissando, per l’esame del merito del ricorso, l’udienza pubblica del 24 maggio 2023.

Secondo quanto si legge nell'ordinanza del Tar Veneto, “non appare essere stata oggetto di un’adeguata valutazione la sostenibilità del piano economico finanziario in quanto: a) la remuneratività dell’offerta della parte controinteressata presuppone un consistente aumento delle corse del trotto e del galoppo rispetto alle stagioni precedenti il 2023, e tuttavia il numero delle giornate delle corse non sembra poter essere ricondotto alla mera volontà del gestore dell’ippodromo; b) l’analisi della reddittività dell’utilizzo dell’ippodromo per funzioni di tipo non ippico, non sembra poter prescindere da un apprezzamento dell’attendibilità dei dati prospettati alla luce dei ricavi realizzati in precedenti eventi o in strutture analoghe”.

Per i giudici amministrativi inoltre va considerato “che il Comune con determinazione n. 105 del 30 gennaio 2023, ha disposto che la nuova concessione dell’Ippodromo con l’aggiudicatario decorra dalla data del verbale di consegna del compendio immobiliare oggetto della procedura di gara; che allo stato attuale tale consegna non è ancora intervenuta; che non sono stati dedotti dal Comune prevalenti interessi pubblici ostativi all’accoglimento della domanda cautelare; che nella comparazione tra i contrapposti interessi, quello fatto valere dalla parte controinteressata appare recessivo, in quanto, in caso di accoglimento del merito del ricorso, ove nelle more fosse disposta la consegna, si assisterebbe in tempi ravvicinati ad un duplice avvicendamento nella concessione, con evidenti diseconomie nella gestione del compendio”.

IL NODO DELLE CORSE - In attesa dell'udienza di merito del 24 maggio, ora resta da capire come andrà avanti l'attività di corse, dopo che il ministero dell'Agricoltura a febbraio per due volte ne ha rinviato lo svolgimento, proprio  aspettando la definizione della vicenda al Tar Veneto.

IL COMMENTO DI NORDEST IPPODROMI - Stefano Bovio, Ad di Nordest ippodromi, commenta così l'ordinanza: “Ovviamente c'è tanta soddisfazione: la prima cosa era evitare un eventuale doppio avvicendamento e questo il giudice lo ha capito benissimo. Noi siamo sempre stati operativi nella gestione in continuità disposta dal Comune e quindi siamo pronti a riprendere l’attività di corse da subito se il Ministero ci conferma le date già in calendario. E per il resto tanta soddisfazione che una parte delle nostre ragioni sia stata ponderata e valutata positivamente”.

IL COMMENTO DI SISTEMA CAVALLO - Silvio Toriello, amministratore di Sistema cavallo, dal canto suo afferma: “Non c'è un verdetto definitivo, è una cautela da parte del Tar che necessita di un approfondimento e quindi aspetta il merito. Prenderemo atto dei documenti, nei quali compare una dichiarazione di Nordest ippodromi secondo cui l'impianto di Treviso è inagibile, e li presenteremo al Ministero. Non penso che il Masaf dia la possibilità di iniziare le corse, e neppure che dia l'assenso il Comune, il quale, credo, farà ricorso al Consiglio di Stato. Quanto a noi, faremo tutte le azioni tutelative del caso”.

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