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L'Associazione nazionale galoppo si schiera: 'No alla Consulta nazionale dell’ippica'

20 ottobre 2023 - 10:01

Per l'Ang la Consulta nazionale dell’ippica 'è un possibile elemento di ulteriore frammentazione del processo decisionale'. Servono 'interventi urgenti e una risposta al Comitato Pattern sulle risorse per i premi del 2023'.

Scritto da Fm
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Tira aria di fine anticipata per la Consulta nazionale dell'ippica fortemente voluta dal sottosegretario al ministero dell'Agricoltura Patrizio La Pietra con l'intenzione di “dare voce a tutto il settore”.

A ben guardare, qualche dubbio sull'opportunità della sua istituzione la filiera l'ha espresso fin dal principio, ma quella appena scagliata dall'Associazione nazionale galoppo sembra essere a tutti gli effetti una grande e pesante pietra tombale.

Dopo le perplessità manifestate qualche giorno fa da dieci associazioni rappresentative del comparto, e proprio nei giorni in cui sono aperti i termini per la presentazione delle candidature, l'associazione a cui fa riferimento tutto il comparto del galoppo ha inviato una lettera, firmata dal presidente Ottavio Di Paolo, alla dirigenza del Masaf, al ministro Francesco Lollobrigida, al sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, al Capo dipartimento DIQPAI Stefano Scalera, al direttore generale per l’ippica Remo Chiodi, per “farsi portavoce della gravissima crisi che sta investendo il settore e a cui, nonostante le manifestazioni di intenti ministeriali, alcun rimedio concreto ha portato esiti e risvolti positivi”.

Una lettera in cui l'associazione sottolinea come “l’istituzione di una Consulta nazionale dell’ippica non si configuri come un intervento risolutivo, ma come un possibile elemento di ulteriore frammentazione del processo decisionale. La nostra associazione rappresenta già il settore galoppo in modo assolutamente democratico. Poiché già rappresentanti delle nostre categorie e poiché già nominati organo di consultazione tecnica che sta operando a stretto contatto con gli uffici ministeriali, riteniamo che la definizione di una Consulta avrebbe semmai dovuto comunque includere Ang, quale unico interlocutore a rappresentare le varie categorie del galoppo. Per le ragioni appena descritte, Ang non candiderà i propri componenti per partecipare alla selezione dei componenti della Consulta ippica nazionale, ma rinnova la disponibilità, insita nel suo mandato, ad affiancare il Masaf nel perseguimento di tutti gli obiettivi di sviluppo che il comparto si prefigge”.

 

LE RICHIESTE DELL'ANG - L'Ang, il cui consiglio direttivo è costituito dai presidenti delle associazioni di categoria Anac, Anag, Upg, Fia, Sire e Agri, rimarca la necessità di specifici interventi.

Ecco quali sono.

Aumento del Montepremi destinato alle corse.

Regolarizzazione del ciclo dei pagamenti: si tratta di una questione sollecitata da anni. A detta dell’onorevole La Pietra, il problema risiederebbe in un ammanco di circa 41 milioni di euro dalle casse del Masaf – necessari al saldo del pregresso – dovuto a errori commessi dagli stessi dirigenti del ministero preposti ai pagamenti. Non è accettabile che a fronte di inefficienze di carattere amministrativo, ripetiamo, interne allo stesso Masaf e non imputabili alla base, le categorie che rappresentiamo debbano esserne penalizzate. A tale riguardo, a inizio anno, avevamo ricevuto rassicurazioni dallo stesso onorevole La Pietra sul reperimento di tali risorse (in parte provenienti da fondi che il Sottosegretario avrebbe chiesto al Mef, e in parte tramite il recupero del Preu).

Allo stato attuale abbiamo avuto modo di verificare che tali cifre non sono state rimpinguate e pertanto non si è recuperato alcunché sull’enorme ritardo dei pagamenti dei premi, costringendo in una situazione di grave difficoltà tutti gli operatori del settore.

Modifica delle convenzioni con le società che gestiscono gli ippodromi e distribuzione delle risorse: ad oggi l’allocazione dei premi viene fatta in funzione delle giornate che gli ippodromi riescono a farsi assegnare (attraverso meccanismi distorsivi che favoriscono una competizione improduttiva tra società di corse) senza alcuna attenzione verso un reale contributo virtuoso al circuito nazionale. A questo proposito abbiamo chiesto di poter articolare il montepremi secondo le reali esigenze di valorizzazione. Abbiamo inoltre sollecitato in più occasioni la necessità di verificare la rendicontazione delle spese su quanto finanziato dal Masaf alle suddette società in modo da poter premiare le più performanti a discapito di chi, a dispetto delle ingenti risorse pubbliche ricevute, continua a mantenere strutture in condizioni fatiscenti e non a norma, né per gli operatori, né per il benessere degli animali.

Implementazione di un sistema informatico per la gestione di tutti i processi (simile a quello francese di France Galop): Ang ha fatto presente come sia improrogabile per il Ministero dotarsi di un software di proprietà che consenta di superare le arretratezze odierne, sia in termini di gestione della programmazione, sia in termini di maggior trasparenza. Una soluzione che prenda spunto da quanto già esistente oltralpe, vedasi quanto realizzato da France Galop, potrebbe accelerare i tempi di una sua adozione. Un portale dedicato consentirebbe di sveltire e razionalizzare le procedure di iscrizione dei cavalli alle corse, oltre ad agevolare il ripristino delle iscrizioni a pagamento - strumento fondamentale per aumentare le risorse e dare credibilità al sistema. Infine, semplificherebbe la gestione delle nuove tipologie di scuderie imperniate sulla multiproprietà e sul sistema dei cosiddetti sindacati di proprietari.

Sostegno all’allevamento in ottica di un incremento della qualità e delle razze equine. Su questo aspetto Ang ha più volte rappresentato la situazione drammatica che sta vivendo l’allevamento del galoppo in Italia, con un costante e inesorabile calo dei nati.

Il presidente dell’Associazione nazionale allevatori cavalli purosangue (Anac) ha anche chiesto al sottosegretario di finanziare da subito l'estensione del premio allevatore per il quarto classificato grazie a delle economie derivanti dai medesimi fondi destinati al premio allevatore e di trovare fondi ulteriori per ripristinare le provvidenze che in passato hanno fortemente giovato al miglioramento qualitativo dei cavalli purosangue allevati in Italia.

Riduzione dell’Iva.

Ristrutturazione del sistema scommesse.

Abbassamento del prelievo fiscale sulla scommessa ippica.

Attenzione alla sicurezza degli operatori e al benessere degli animali: Ang ha più volte evidenziato come il tema della sicurezza debba essere affrontato celermente per superare quanto prima l’attuale normativa, non più bastante a garantire un adeguato livello di sicurezza agli operatori e ai cavalli. Il sottosegretario ha confermato di avere ben presente l’argomento e ha promesso di affrontarlo nei mesi a venire per definire protocolli unici per tutti gli impianti.

Passaggio dall’attuale sistema Handicap ad un nuovo sistema di rating, e rinnovo di commissari e handicapper: in merito a tale questione Ang ha proposto di investire nella formazione dei commissari attivi in pista, oggi molto spesso privi della competenza necessaria per rispondere alle richieste del comparto. A questo proposito, crediamo ragionevole reclutare i nuovi commissari attingendo per lo più dalle fila di ex allenatori, ex fantini ed ex gentleman. Anche con l’obiettivo di semplificare il raggiungimento di questo obiettivo, il Sottosegretario ci ha comunicato di avere chiesto alle due associazioni dei commissari di unirsi per poter avere un unico referente. Per quanto concerne gli handicapper, Ang propone che i nuovi candidati al ruolo vengano formati all’uso di software e strumenti moderni, così che possano raggiungere, finito il periodo di training, un pari livello di competenza rispetto ai loro colleghi stranieri. Allo stato attuale solleviamo una forte preoccupazione per il vuoto professionale che verrà a crearsi quando, a fine anno, l’unico handicapper rimasto in attività per il galoppo italiano volgerà al pensionamento, non disponendo, il ministero, neanche di un programma di sua proprietà per la gestione dell’attribuzione del rating”.

L'ultima stoccata dell'Ang fa riferimento alla riunione in programma entro la fine del mese del Comitato Pattern (l'organismo europeo che sovrintende al controllo della qualità delle corse di ciascuna nazione) “che da tempo minaccia l’esclusione dell’Italia in caso di reiterate inadempienze rispetto ai parametri di conformità stabiliti per gli aderenti al circuito. Nella fattispecie, il board internazionale ci chiede di fornire una stima chiara e inequivocabile dell’ammontare delle risorse realmente in grado di pagare i premi del 2023. Quindi con carattere di assoluta urgenza, suggeriamo di trasmettere al Comitato Pattern apposita nota scritta che indichi l’ammontare di risorse realmente disponibili per procedere alla liquidazione dei premi di pertinenza 2023. In assenza di tale comunicazione l’Italia rischia la definitiva estromissione dal circuito del galoppo internazionale”.

E non sarebbe un problema da poco.


 

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