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La giostra degli ippodromi: a rischio la stagione estiva a Varese

07 marzo 2025 - 12:26

Sono molti gli ippodromi italiani un po' nel limbo e in attesa di capire se e come potranno proseguire la propria attività. Il caso di Varese e gli altri.

Scritto da Fm
 © Mike Kotsch / Unsplash

© Mike Kotsch / Unsplash

Qual è lo stato di salute complessivo degli ippodromi italiani?

È una domanda che ci poniamo spesso sulle pagine della nostra testata, cercando di dare aggiornamenti costanti sugli impianti, soprattutto su quelli che si rinnovano o cercano di farlo, su quelli alle prese con beghe giudiziarie, su quelli non in attività o a rischio di cessarla presto.

Oggi concentriamo la nostra attenzione innanzitutto su Varese e l'ippodromo delle Bettole, dopo che il sito "Grande ippica italiana", gestito dal ministero dell'Agricoltura, riporta la notizia di un sopralluogo dei commissari nella struttura per verificarne le condizioni, dopo che il Comune ha confermato l'agibilità della cosiddetta "tribuna vip" fino al prossimo 15 marzo e limitatamente alla presenza di 99 persone esclusi gli addetti ai lavori, cioè fino al termine della stagione invernale.

E dopo?

Da fonti non ufficiali, si legge sul sito ministeriale, "sarebbero emerse alcune criticità riguardanti un tratto della pista in erba, l'impianto di illuminazione e altre situazioni che necessitano di lavori e manutenzioni. Al momento sembrerebbe che non vi siano le condizioni, se non dopo un adeguato ripristino per il buon funzionamento (accoglienza,servizi, pista), ai fini di una corretta gestione e organizzazione delle giornate di corsa".

Tutto questo potrebbe portare il Ministero a chiedere l'esecuzione di interventi urgenti, pena la mancata riapertura dell'ippodromo per la stagione estiva.

Non è la prima volta che Varese sale alla ribalta delle cronache per motivi non proprio meritori.

Dall'incidente in pista occorso proprio un anno fa a un cavallo, poi soppresso, ai problemi di agibilità che nel 2024 hanno ritardato l'inizio della stagione di corse estiva, e, a inizio 2025, per i danni provocati all'impianto e ai cavalli da una festa di capodanno poco rispettosa della struttura e della sua funzione. 

Senza dimenticare che il 31 marzo scadono i termini per partecipare all'avviso pubblico lanciato dal Comune per l'acquisizione di manifestazioni d'interesse per trovare un nuovo gestore per l'ippodromo.

Passando da Varese ad altri lidi, le situazioni "in sospeso" non mancano, fra ippodromi operanti in regime di proroga – vedi Roma Capannelle -, o in una sorta di "limbo", come la Favorita di Palermo, con il ritorno delle corse dopo la sospensione decisa dal gestore nei primi due mesi dell'anno, e il contestuale avvio del preliminare di vendita delle quote della concessionaria Sipet.

È di pochi giorni fa, poi, la decisione dellla Samac, società di gestione dell'impianto di Civitanova Marche (Mc),di manifestare al ministero dell'Agricoltura l'indisponibilità all’attività di organizzazione delle corse al trotto nel 2025, per varie ragioni, tra cui in primis "la mancata determinazione della sovvenzione 2025", che "non permette di avere conferme sugli importi e sulle modalità di erogazione della stessa, ponendo la società nella condizione di non poter effettuare una programmazione economico-finanziaria della propria attività secondo i criteri di corretta e prudente amministrazione".

Una sorte che potrebbe toccare anche all'ippodromo sardo di Villacidro, vista l’impossibilità della gestione diretta delle corse ippiche per la stagione 2024 da parte del Comune e il dirottamento delle giornate di corsa già assegnate e del relativo montepremi agli ippodromi di Chilivani e Sassari in base alle rispettive disponibilità organizzative. Aspettiamo lumi a riguardo dall'amministrazione comunale, già sollecitata.


 


 

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