Lega Ippica: 'Adesso riforma settore con Organismo di gestione'
La Lega Ippica commenta l'ok della commissione Bilancio della Camera alla tassazione sul margine per il settore e non solo.
"Con la finanziaria definita questa notte finalmente viene statuito, una volta per tutte, indissolubilmente, il principio che tutto quello che è gioco sui cavalli effettuato nel nostro Paese deve necessariamente riconoscere una quota di prelievo alla filiera italiana, anche se effettuato su corse straniere che nulla costano alla stessa". E' questo il commento della Lega Ippica Italiana all'ok della Commissione Bilancio della Camera all'emendamento che inserisce una serie di novità per l'ippica. Ricordiamo, però, che la proposta deve passare al voto dell'Aula della Camera e successivamente sulla Manovra fiscale dovrà pronunciarsi nuovamente il Senato.
"Siamo sempre più consapevoli dell’importanza di dialogare e di cercare soluzioni intelligenti assieme agli operatori del gioco. Bisogna considerare che la nostra è una filiera che non dispone di alcuna rete commerciale propria e pertanto è obbligata a mediare costantemente le proprie esigenze con le reali aspettative del mercato e di chi lo approccia".
Ma di cosa si tratta? "Dal 1° gennaio 2018 i concessionari potranno bancare a quota fissa tutti gli eventi ippici del mondo, inclusi quelli italiani del palinsesto ufficiale e inventarsi, come già fanno con le sportive, ogni tipologia possibile di giocata per soddisfare le aspettative degli scommettitori.
I numeri del gioco sullo sport in Italia ci confermano che il potenziale è enorme: le sportive infatti crescono del 15 percento ogni anno ed hanno superato quota 10 miliardi di euro. Abbiamo inoltre ottenuto l’unificazione dei due totalizzatori che il settore chiedeva da anni e l’impegno al restyling del Quinté. Finalmente l’opportunità di semplificare l'offerta del totalizzatore, di rinnovare l'appeal della scommessa principe dell’ippica francese (da noi fallita miseramente per colpa di una normativa sbagliata) e soprattutto di allargare in maniera esponenziale la rete di commercializzazione attraverso la proposta di tutti i nostri prodotti nei corner e nei negozi nati come esclusivamente sportivi. Quindi, i punti vendita diventeranno circa 8.000.
Unico neo dell'emendamento inserito in Finanziaria è l’eccessiva tassazione, più che doppia rispetto a quella sullo sport.