Pagamenti, Sandi (Ippica nuova): 'Stop fisiologico, ma serve riforma'
È Giorgio Sandi (Ippica nuova) a tornare sulla vicenda dei mancati pagamenti dei premi sollevata dal Siag: per cambiare le cose servirebbero una banca e soprattutto la riforma del settore.
"In questi giorni si discute molto, nuovamente, dei problemi nei pagamenti dei premi da parte del ministero ed alcuni hanno anche strumentalizzato la situazione con ritardi (parzialmente riusciti) nella partenza di una corsa o con presidi programmati davanti agli uffici del ministero.
In verità, come sappiamo, la situazione relativa al tema dei pagamenti purtroppo subisce sempre, ogni anno, uno stop tra la metà di dicembre e la metà di gennaio in quanto l’ente che materialmente effettua i pagamenti è l’Ucb (Ufficio centrale di bilancio), organo della Ragioneria generale dello Stato che, avendo lo Stato italiano un bilancio per cassa (cioè contabilizzando ogni anno quanto effettivamente uscito come spese e quanto incassato), sospende ogni attività di pagamento nell’ultima parte dell’anno per poter effettuare la 'chiusura' dei singoli capitoli di spesa e dal primo di gennaio deve procedere alla riapertura degli stessi o per meglio dire di quelli previsti dalla legge finanziaria per l’anno nuovo assicurandosi delle nuove disponibilità. E quest’anno la cosa è complicata dal fatto che tutta la contabilità di Stato utilizza una nuova procedura e ciò rallenta ulteriormente le cose. I pagamenti quindi riprenderanno solo dopo che sono state eseguire tutte queste operazioni preliminari e cioè dalla seconda metà di gennaio (con o senza presidio)".