Tornerà in commissione Agricoltura la proposta di legge “Riordino del comparto ippico ed equestre della Sardegna”, esaminata dal consiglio regionale nella seduta del 10 ottobre.
L'obiettivo è valutare con attenzione gli emendamenti presentati al testo.
Nel corso del dibattito in Aula prima del rinvio si sono confrontate diverse posizioni.
Aprendo la discussione generale il consigliere Domenico Gallus (Psd’Az) ha richiamato l’aspetto fortemente identitario della legge che, dopo una lunga crisi, permetterà al comparto ippico sardo di svolgere un ruolo fondamentale anche a livello nazionale, a cominciare dal settore dell’anglo arabo che vede la Sardegna secondo produttore dopo la Francia. Alla soppressione dell’Istituto incremento ippico, ha ricordato Gallus, sono seguiti fatti negativi, depotenziamento del comparto, calo del sostegno all’allevamento ed alle politiche di valorizzazione, recessione produttiva in termini qualitativi e quantitativi, incertezza di programmazione, mancato rinnovo figure tecniche di riferimento, di punti di riferimento istituzionale e strategie per gli operatori. Ora, ha aggiunto, comincia una profonda inversione di tendenza che riguarderà il rilancio dell’economia agricola, ma anche la cultura, la salute, l’artigianato, l’ambiente ed il turismo, ed attiverà un meccanismo moltiplicatore di forza lavoro attraverso un intervento strutturale che restituirà fiducia a tutti in una nuova stagione di sviluppo, amplificando i buoni segnali di recupero emersi in questi anni.
Intervenendo sull’ordine dei lavori, il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha protestato contro la procedura seguita ribadendo la sua contrarietà all’assenza dell’assessore dell’Agricoltura che, fra l’altro, nella seduta precedente si era espressa in modo negativo su molti aspetti della legge. Questo modi di procedere, ha detto infine, è indecente, ingiustificato e senza precedenti.
Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus (Progressisti) ha condiviso le argomentazioni del collega Ganau che non sono “pignolerie”, l’assessore competente deve essere sempre presente anche perché il provvedimento contiene parti importanti che riguardano l’assessorato e gli enti regionali sulle quali si è recentemente intervenuti con il Collegato alla finanziaria di cui, a distanza di un mese, non si conosce il contenuto.
Il consigliere Angelo Cocciu (Forza Italia) ha segnalato che l'assenza dell’assessore era dovuta solamente a “un impegno improrogabile già programmato e conosciuto”; quindi i lavori del Consiglio sono proseguiti.
Laura Caddeo (Aev) ha osservato che, in ogni caso, sono stati comunque presentati diversi emendamenti, alcuni abbastanza complessi, sui quali occorrerà il parere formale della Giunta.
Alessandro Solinas (M5S) ha sottolineato che nei confronti della legge manca un vero interesse da parte della maggioranza.
Annalisa Mele (Riformatori) ha parlato di una proposta importante per il riordino di un comparto strategico per la Sardegna attraverso la creazione di una nuova Agenzia di sviluppo e valorizzazione del settore ippico fondamentale per operatori dopo la scomparsa Istituto ed trasferimento delle competenze ad Agris che non ha potuto svolgere azioni significative. Tuttavia, ha proseguito, la nuova legge inciderà positivamente su tanti ambiti, stimolando l’indotto collegato ad ambiente, turismo, tradizione, sanità e riabilitazione, protezione delle razze autoctone, creando le migliori condizioni per la ripartenza del settore in campo regionale.
Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha puntualizzato che la facoltà della Giunta di intervenire non può essere interpretata in modo distorto, anche perché la legge incide su organi della Regione e personale ed inoltre, una volta approvata e promulgata, dovrà essere applicata, cosa che non è accaduta in passato a causa, secondo la maggioranza, della “burocrazia”. Il problema invece, ha detto Agus, è che le leggi sono scritte male, che siano giuste od ingiuste, e per questo sarebbe stata necessaria non solo la presenza dell’assessore dell’Agricoltura ma anche dell’assessore del Personale. Noi, ha concluso, siamo contrari a “spot elettorali” a qualche mese dalle elezioni.
Successivamente il Consiglio ha approvato il passaggio agli articoli e subito dopo la seduta è stata sospesa per distribuire ai consiglieri il testo di tutti gli emendamenti presentati.
Alla ripresa, il presidente del Consiglio ha invitato il presidente Piero Maieli (Commissione Agricoltura) a convocare la commissione per valutare gli emendamenti.