Schiavolin (Snaitech): 'Ippodromo, luogo di incontro e intrattenimento'

“Il lavoro fatto con la legge di Bilancio è un buon punto di partenza: le nostre proposte e istanze hanno contribuito a sviluppare una sinergia fra le istituzioni, il governo e i rappresentanti della filiera, condizione necessaria per una strutturata azione di riforma del comparto ippico di cui siamo da sempre sostenitori attivi”. Lo sottolinea l’Ad di Snaitech, Fabio Schiavolin, parlando del futuro del settore ippico e del cambio di Governo.

“Auspichiamo che il prossimo governo porti avanti un dialogo costruttivo con le istituzioni e con gli attori della filiera: allo stesso modo è fondamentale che gli operatori stessi facciano fronte comune nell'impegno e nell’assunzione di responsabilità, per arrivare a una piena sostenibilità del settore ippico. La rivisitazione delle aliquote è soltanto un primo step, il lavoro da fare è ancora tantissimo. In qualità di operatore storico, leader nel mercato del betting e proprietario di tre ippodromi italiani, rinnoviamo il nostro impegno in questo senso, ma è indiscutibile che una vera e profonda azione di riforma dipenda necessariamente da un’unione di intenti e una giusta predisposizione da parte di tutti i soggetti coinvolti”.

La discussione sulla classificazione e il finanziamento degli ippodromi continua. Cosa si aspetta?

“Questo processo ci ha danneggiato, proprio a causa delle caratteristiche e della metodologia di classificazione. Due nostre strutture sono state declassate, in particolare l’Ippodromo Snai Sesana, sfavorito per la sua stagionalità e per la copertura parziale del calendario. Inoltre, correndo in notturna, il parametro relativo alla raccolta di scommesse ha contribuito ulteriormente alla perdita di punti nella classifica. Per l’Ippodromo Snai La Maura, invece, su cui abbiamo investito molte risorse, i requisiti relativi alla capienza e all’assenza di illuminazione (oltre che al volume di corse sul quale stiamo comunque lavorando) costituiscono una grande penalizzazione”.

Il gioco ippico potrebbe essere reso più appetibile? In che modo?

“La riforma delle aliquote rappresenta un primo passo necessario, ma non sufficiente per un rilancio del comparto. Sarà fondamentale un'operazione approfondita di restyling del prodotto che agisca parallelamente al processo di rinnovamento della scommessa ippica, il che si traduce nella possibilità di offrire sempre scommesse nuove e originali, con quote appetibili. La scommessa ippica che per natura potrebbe essere tra le più semplici (viste le tipologie di puntate) necessita di informazioni e contenuti che da sempre il mio gruppo ha offerto in maniera soddisfacente ma per i quali, anche con l’utilizzo della tecnologia (informazioni, interviste e supporti video, dati e statistiche) cerca di differenziarsi sempre di più dai competitor”.

Quali sono le novità in termini di eventi e iniziative che caratterizzeranno gli ippodromi Snaitech?

“Siamo ripartiti lo scorso 18 marzo a gonfie vele con la 131esima stagione dell’Ippodromo Snai San Siro, e negli ultimi due anni abbiamo fatto ricredere i tanti scettici investendo in un ampio progetto di rivalorizzazione della struttura, che ci ha portato a registrare oltre 200mila accessi nel 2017, grazie anche ai concerti del Milano Summer Festival. Stiamo lavorando affinché l’Ippodromo diventi sempre più polo di attrazione della città di Miano, un luogo di aggregazione dove far correre idee e progetti sempre nuovi. Quest’anno, ne siamo molto fieri, l’Ippodromo Snai San Siro è stato per la prima volta incluso fra i luoghi da scoprire delle Giornate Fai di Primavera. Il weekend del 24/25 marzo la struttura ha aperto gratuitamente le porte ai visitatori per svelare i suoi tesori nascosti. Attraverso le visite guidate, i visitatori Fai hanno avuto la possibilità di scoprire luoghi normalmente non accessibili al pubblico come la Palazzina del Peso, struttura liberty degli anni ’20 con le sue caratteristiche sale: la Sala Bilancia, in cui vengono pesati prima e dopo le corse i fantini e la loro sella, la Sala Camino e la Sala dei Proprietari, da cui si accede alla Tribuna d’onore riservata ai proprietari dei cavalli. A tutto questo si aggiungono le tante altre importanti iniziative: abbiamo aperto le porte alle scolaresche, iniziando con un progetto pilota l’anno scorso. Oggi ci sono scuole che si autocandidano, a conferma della bontà dell’iniziativa, e il Comune ci supporta in pieno. Abbiamo avviato una collaborazione con il Master in Management dei Beni Culturali del Politecnico di Milano, che sosteniamo attraverso due borse di studio per un progetto di riqualificazione dell’area dell’ippodromo. Stiamo di fatto restituendo San Siro alla città e ai milanesi, i risultati raggiunti finora ci dimostrano che siamo sulla strada giusta”.

Su cosa puntate per richiamare pubblico e un target che sia sempre più variegato?