Antoja: ‘In Italia approccio sbagliato dello Stato sui giochi’
Eduardo Antoja, leader storico della federazione Euromat, intervistato da Gioconews.it ad Enada Roma parla dell'approccio dello Stato italiano nei confronti dei giochi.
Roma - “Il problema del gioco in Italia è nell’approccio errato dello Stato nei confronti di questo settore: ho sempre pensato che le entrate di cassa debbano rappresentare un obiettivo finale di un’attività economicaper il Legislatore e non il punto di partenza su cui basare l’intero impianto regolamentario. In Italia, invece, avviene il contrario e da sempre. E oggi, peggio che mai”.
Parola di Eduardo Antoja, leader storico della federazione Euromat, che ha condotto per oltre dieci anni, ricoprendo oggi il ruolo di presidente onorario. In un’intervista rilasciata ai microfoni di GiocoNews.it in occasione di Enada Roma, lo spagnolo traccia un bilancio dei sui dieci anni di presidenza, spiegando i progressi fatti e gli obiettivi raggiunti.
“Quello in cui siamo sicuramente riusciti è stato l’obiettivo di qualificare e posizionare l’industria del gaming come interlocutore istituzionale al cospetto dei principali organi nazionali ed europei e in particolare di fronte a Parlamento e Commissione Ue”, spiega. “Andando nello specifico, abbiamo partecipato attivamente e con importanti risultati nel processo di introduzione della moneta unica e nella stesura delle direttiva riciclaggio, che ha avuto ed ha ancora oggi impatto diretto sull’industria”.