Cardia: 'Proibizionismo di normativa territoriale è una non soluzione'
L'avvocato Cardia mette l'accento sulla necessità di sospendere i provvedimenti proibizionistici della normativa territoriale in attesa della definizione della questione territoriale.
Torino - Si parla della questione territoriale in occasione della tavola rotonda di oggi, 3 aprile, organizzata dall'associazione As.tro a Torino. L'avvocato Geronimo Cardia, il quale ha partecipato alla sessione di analisi politica dei provvedimenti territoriali, sottolinea: “Ho condiviso le ragioni che mi hanno portato a pubblicare sul magazine Gioco News l'articolo di questo mese di marzo, in cui propongo l'idea che - analogamente a quanto accade giudizialmente con le ordinanze cautelari in attesa del giudizio di merito - si sospendano i provvedimenti proibizionistici della normativa territoriale in attesa della definizione della questione territoriale. È troppo tempo, infatti, che l'equazione giace insoluta sui banchi della Conferenza Unificata.
Detto questo, “l'operazione culturale portata avanti in questi anni ha visto in campo sia il legislatore nazionale (che è dal 2012 che prova a mettere attorno al tavolo Stato, Regioni e Comuni prima col decreto Balduzzi e poi con la Conferenza Unificata invocata dalla legge di Stabilità per il 2016) sia la giurisprudenza (che sta dando importanti segnali di accoglimento in merito ai tre filoni distanziometro - orari - pubblicità), sia la gente che dai sondaggi comincia a far emergere di ritenere il proibizionismo imposto dalla normativa territoriale una non-soluzione.