Riforma gioco: As.Tro 'Esistenza bozza di proposta non significa accordo'
L'associazione As.Tro commenta la proposta del Governo sul gioco evidenziando come ci si concentri molto sulla riduzione delle sole Awp.
“Senza nulla togliere all’impegno governativo che si è recentemente materializzato in una bozza di proposta di riassetto della distribuzione del gioco lecito, e rimarcandone, invece, l’importanza (in quanto testimonianza di un passaggio significativo, dalle parole 'a voce' a 'quelle scritte'), l’obiettivo del raggiungimento di un accordo 'sul gioco' non è stato ancora (minimamente) raggiunto”. Lo sottolinea l'associazione As.Tro, dopo la presentazione da parte del Governo di una proposta di riforma del gioco agli enti locali.
Secondo l'associazione “una delle peculiarità della proposta governativa è senza ombra di dubbio quella di concentrarsi molto su oggettive e percepibili riduzioni del solo segmento Awp, non approfondendo immediatamente tutto quel generale contesto del gioco lecito che la legge n. 208/2015 affida al confronto tra enti locali e Esecutivo”.
Ciò può presupporre uno “sviluppo per gradi e quindi un processo per progressivo smarcamento di temi, primo tra i quali la valutazione di efficienza e idoneità delle proposte a traguardare gli obiettivi perseguiti dalla legge n. 208/2015.
Conviene a tutto il settore 'fare il tifo' per un accordo, perché un circuito industriale che non dovesse ritrovarsi affrancato dai crismi della 'tossicità sociale' a cui è stato relegato dal movimento abolizionista, non ha futuro, come non ha futuro nessuna attività economica allestita in un territorio disposto a tutto pur di distanziarti.
L’accordo, poi, potrà essere positivo o negativo, per pochi o tanti interessi insediati, ma il fulcro di una intesa che ha nella popolazione il suo centro di interesse non potrà essere valutato solo con i ricavi, bensì con le proiezioni di tutela sociale complessiva che ci risulteranno 'traguardabili', da un lato, e con la conservazione dell’industria dall’altro.