Distante (Sapar): 'Dati su gioco siano corretti, tutelare chi opera nella legalità'
Il vicepresidente Sapar, Domenico Distante, risponde a dubbi sollevati dal M5s su corretta applicazione delle leggi regionali sul gioco patologico.
“Ancora una volta la politica in primis e quindi i mezzi d’informazione, si sono prodigati per diffondere notizie infondate e demagogiche. È facile creare consenso nell’opinione pubblica strumentalizzando l’argomento che oggi è messo alla gogna da tutti: le slot. Ma per una volta si dovrebbe dare completezza e certezza dell’informazione”. Questo il commento di Domenico Distante, presidente della delegazione Puglia e Vice presidente vicario dell’Associazione Nazionale Sapar (Servizi pubbliche attrazioni ricreative, aderente a Confesercenti), riguardo alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere regionale pugliese del Movimento 5 Stelle, Rosa Barone, e del portavoce in Senato Vincenzo Maurizio Santangelo.
In una nota stampa del movimento pentastellato, facendo riferimento ad un'interrogazione presentata nel giugno 2015 dai senatori del Movimento Cinque Stelle Santangelo, Nugnes, Morra, Martelli ai ministri della Salute, dell’Interno e dell’Economia e delle Finanze, si afferma che nel comune di San Severo non verrebbero rispettate le normative locali in materia di distanza degli apparecchi da gioco dai 'luoghi sensibili'.
“Le affermazioni degli attivisti del M5S sono prive di fondamento e contengono valutazioni errate: ad esempio quando si parla di violazione della legge regionale n. 43 del 13/12/2013, non si tiene conto dell’art. 7 comma 3, che consente 5 anni di tempo alle autorizzazioni esistenti per adeguarsi, e quindi non sussiste alcuna violazione", prosegue Domenico Distante.
Nella nota dei pentastellati si fa riferimento a 19 agenzie di scommesse, “ma secondo i dati consultabili sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – afferma Distante – sono solo 8 le agenzie. Inoltre le licenze per gli esercizi dedicati e le sale scommesse sono rilasciate dalla questura competente, che verifica i requisiti di ogni singolo richiedente: è inutile tirare in ballo amministrazioni comunali e prefettura. Trovo assurdo che si strumentalizzi il settore del gioco per delle beghe personali e politiche”.
Conclude poi il vicepresidente Sapar affermando: “servono regole chiare e precise per chi opera in questo settore. Noi lavoriamo per conto dello Stato e non ci vergogniamo affatto del mestiere che svolgiamo nella legalità, perché è da esso stesso che siamo stati autorizzati. Ringrazio, poi, tutte le forze dell’ordine che lavorano sul territorio per difendere la legalità. Ricordo, infine, che noi siamo sempre disponibili ad un confronto chiaro ed aperto con i rappresentanti della politica, al fine di concertare insieme soluzioni condivise sia dalle istituzioni che dal comparto: mi auguro che questo invito venga accolto anche dagli attivisti del Movimento 5 Stelle, e ci si adoperi per organizzare al più presto un tavolo di confronto”.