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Fase 2: necessario un piano per il gioco e senza discriminazioni

28 aprile 2020 - 08:15

Dopo il calendario stilato dal governo sulla riapertura delle attività servono informazioni chiare per i giochi e senza squilibri tra bar e tabaccherie.

Scritto da Riccardo Calantropio, consulente ed esperto di betting
Fase 2: necessario un piano per il gioco e senza discriminazioni

Dopo l'interruzione forzata delle scorse settimane, a partire da ieri, lunedì 27 aprile, si è potuti tornare a giocare ad alcuni concorsi ma solo in determinati luoghi. Come comunicato dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, infatti, sono stati riattivati il 10eLotto, il Million Day, il Winforlife e il Vincicasa – in aggiunta al mai sospeso Gratta e Vinci - che possono quindi essere offerti unicamente dalla tabaccherie, quali unici esercizi attualmente in attività. Dal 4 maggio, invece, tocchetà anche a Lotto, SuperEnalotto e all’EuroJackpot, mentre dall’11 maggio si potranno riaccendere le slot ed offrire le scommesse nei punti autorizzati. Anche se, stando alle disposizioni governative, i bar non potranno tornare ad alzare le saracinesche prima del 18 maggio. Mentre per le sale scommesse, bingo e altre location specializzate si dovrà aspettare (almeno) il prossimo giugno.

IL CASO DEI BAR - La domanda che ci si pone oggi, dunque, é se i bar con corner, Pvr (punti vendita ricariche, Ndr) e slot, dal momento che apriranno, anche solo per consentire alla clientela il cibo da asporto, senza poterlo consumare all’interno o nelle immediate vicinanze, potranno - nelle stesse date previste per le tabaccherie - far giocare la clientela, escludendo ovviamente il Lotto e il 10eLotto, riservato solo alle rivendite di tabacchi.
Se così non fosse, ci si porrebbe il quesito del perché dovrebbe essere consentito il gioco solo nelle tabaccherie e non nei bar. Dal punto di vista dell’assembramento, in effetti, la logica vorrebbe semmai il contrario, visto che la maggior parte dei bar ha superfici dei locali più ampie rispetto alla media delle tabaccherie. In passato, visto che le tabaccherie erano rimaste aperte e i bar hanno dovuto chiudere, lo squilibrio che si veniva a creare era più che giustificato, com'è evidente: ma ora, se i bar apriranno anche senza che il cliente possa sostare, esattamente come nelle tabaccherie, perché dovrebbe essere vietato?
 
IL TEMA DELLE AGENZIE - Nelle sale gioco e nelle sale scommesse, che hanno nel gioco la loro attività principale, dove quindi si potrebbe generare assembramento, al punto che non verrà consentita la riapertura almeno fino al primo di giugno, è logico che non si possa fare alcun tipo di gioco. A tal proposito, chi ha gestito dagli arbori del Duemila un’agenzia ippica oltre che sportiva, sa bene che l’assembramento alle casse in prossimità della partenza delle corse dei cavalli, e specialmente delle corse Tris, è molto difficile da gestire rispetto al rischio di assembramento, e si dovranno trovare soluzioni specifiche. Stesso problema per la visione delle corse nei due canali Unire, grigio e verde; e la consultazione di diverse decine di monitor dedicati alle corse ippiche.
Stando a quanto dichiarato dal direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, che dopo le dichiarazioni rilasciate all'Eurispes è intervenuto oggi in audizione di fronte alle Commissioni riunite Finanze e Attività produttive, la riapertura dei giochi sarà graduale, seguendo la road map dettata dal governo, ma "con una gradualità il più dilazionata possibile nel tempo, per evitare di esporre i cittadini a rischi di salute pubblica".
Oggi, però, i gestori dei bar si pongono la domanda, in vista della riapertura, e sarebbe bene avere una risposta al più presto, proprio per poter programmare le misure adeguate per la ripresa di questi giochi.

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