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Giochi pubblici, l'Agenzia delle Entrate: ve la do io l'esenzione!

23 aprile 2016 - 08:05

È attesa a breve una nuova circolare dell’Agenzia delle Entrate in tema di esenzione da Iva per i proventi derivanti dalla collaborazione alla raccolta di giochi pubblici.

Scritto da Francesco Scardovi
Giochi pubblici, l'Agenzia delle Entrate: ve la do io l'esenzione!

 

La fonte normativa principale in tema di esenzione da Iva di proventi derivanti dalla raccolta di giochi pubblici è il comma 1 dell’art. 10 della Legge Iva (Dpr. 633/72), che comprende: (al n.6) le operazioni relative all'esercizio del Lotto, delle lotterie nazionali, dei giochi di abilità dei concorsi pronostici riservati allo Stato, nonché quelle relative all'esercizio dei totalizzatori e delle scommesse, comprese le operazioni relative alla raccolta delle giocate. (Al n.7) Le operazioni relative all'esercizio delle scommesse in occasione di gare, corse, giuochi, concorsi e competizioni di ogni genere, nonché quelle relative all'esercizio del gioco nelle case da gioco autorizzate e alle operazioni di sorte locali autorizzate. (Al n.9) Le prestazioni di mandato, mediazione e intermediazione relative alle operazioni di cui ai numeri precedenti (da 1 a 7).
Per il settore degli apparecchi da intrattenimento, il panorama dei cosiddetti 'Terzi raccoglitori', dal 2004 ad oggi, si è ampliato a seguito delle intervenute evoluzioni regolamentari e normative, specie con l’avvento delle Vlt nel 2010. La Consulenza giuridica dell’Agenzia delle Entrate del 20 ottobre 2010, in risposta al quesito dell’associazione Acadi, e la circolare sulle nuove 'metodologie di controllo per sale giochi e biliardi' del 2014, introducono ulteriori figure di collaboratori alla raccolta di giocate (oltre a 'gestori' ed 'esercenti' richiamati dalla Circolare 21/E del 2005):
Il gestore di sala, titolare dell’ambiente dedicato alla installazione degli apparecchi,
Il fornitore tecnologico del sistema di gioco, che realizza il software e cura la distribuzione dei sistemi di gioco; il terzo incaricato della raccolta, addetto ad una serie di attività connesse alla gestione degli apparecchi videoterminali (scassettamento, manutenzione, etc), il procacciatore o mandatario, soggetto che funge da intermediario tra il Concessionario ed i gestori di sala.
La nota dei Monopoli di Stato (n. 27604) del 31 marzo 2014 ha confermato l’esenzione dei proventi riconosciuti dai concessionari ai propri collaboratori ove le prestazioni rese siano da ritenersi necessarie ed indispensabili per la raccolta del gioco. Quali, in sintesi, i requisiti per l’esenzione?

L’accordo contrattuale con il concessionario (secondo modelli autorizzati dall’Agenzia dei Monopoli), che remuneri il collaboratore in quota fissa o percentuale, direttamente o per tramite del proprio terzo mandatario, con una quota dei proventi derivanti dalla raccolta delle giocate; la tipologia di attività svolta che deve rientrare tra quelle funzionali alla raccolta di giocate secondo i principi di indispensabilità e necessarietà (da valutarsi da caso a caso); l’iscrizione del collaboratore all’elenco dei terzi incaricati (Elenco Ries), nell’apposita sezione di riferimento. Oltre alle figure 'tipiche' sopracitate, si possono prevedere alcune ulteriori fattispecie ricorrenti di collaboratori del concessionario (sempre organizzati in forma di impresa), con riferimento, a parere di chi scrive, non tanto alla tipologia di apparecchio ma alla tipologia di attività prestata, nell’ambito dei rapporti di mandato, mediazione e intermediazione previsti dal sopracitato comma 1 numero 9 dell’articolo 10, quali ad esempio: il soggetto che collabora con il gestore per gli incassi nei locali (bar e sale giochi), con riversamento delle quote raccolte o direttamente al concessionario o allo stesso gestore mandatario; il soggetto che effettui attività continuativa di assistenza e manutenzione agli apparecchi; l’intermediario che consente al concessionario di stipulare nuovi contratti di collaborazione alla raccolta con terzi gestori di sala/esercenti; Il fornitore della piattaforma tecnologica di gioco al concessionario e dei servizi correlati per garantirne il funzionamento e l’aggiornamento (mentre deve ritenersi assoggettabile ad Iva la mera cessione di apparecchi e software di gioco).
Nel panorama più ampio della raccolta di giochi pubblici si segnalano però anche altre figure. Per la raccolta di scommesse presso agenzie 'terrestri': i soggetti che sottoscrivono con i concessionari i contratti di commercializzazione (raccolta) di scommesse presso negozi o corner. Per la raccolta di giochi online (scommesse, casinò games e poker games): la messa a disposizione del concessionario della piattaforma di gioco o la fornitura dei servizi correlati alla raccolta (manutenzione, aggiornamento software, rendicontazione giocate ed altre attività di service-providing); l’intermediazione alla conclusione di nuovi contratti di conto di gioco e/o l’effettuazione di ricariche. Si auspica in ogni caso che la nuova circolare riduca per quanto possibile l’ambito soggettivo di valutazione onde evitare l’insorgere di ulteriori contenziosi come quelli che hanno contraddistinto, sempre sul tema, l’ultimo decennio.
L'AUTORE - Francesco Scardovi è membro dello Studio Associato Scardovi e Giordani.

 

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