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Emilia Romagna, As.Tro e Sapar: 'Gap, valutare efficacia legge gioco'

13 settembre 2019 - 10:56

Di fronte alle perdite occupazionali, As.Tro e Sapar chiedono alla Regione Emilia Romagna di valutare l’efficacia della legge regionale sul gioco nel contrasto al Gap.

Scritto da Redazione

"In Emilia Romagna iniziano a registrarsi i primi effetti derivanti dall’applicazione del distanziometro di 500 metri imposto ai punti dedicati al gioco dalla Legge Regionale n.5/2013.

Uno strumento, quello della distanza minima, adottato con il fine ultimo di contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo ma con un’applicazione sul campo che rischia di mancare completamente l’obiettivo ispiratore".
 
Le associazioni As.Tro e Sapar scrivono alla Giunta regionale dell'Emilia Romagna sugli effetti della legge sul gioco sul territorio.
 
"Oggi, infatti, - continuano le associazioni - l’unico esitoa cui si sta assistendo è quello della chiusura delle aziende di gioco legale e delle conseguenti perdite occupazionali, mentre mancano evidenze positive con riguardo alla lotta contro la ludopatia.
 
Alla luce di tali constatazioni, e prendendo in considerazione le ultime evidenze del Libro Blu sui dati di gioco in Emilia Romagna, è necessario procedere, con urgenza, ad una valutazione circa l’efficacia della legge regionale rispetto agli obiettivi che si prefiggeva, prima che venga sancita la cancellazione totale della rete terrestre di gioco legale e vengano lasciati ampi spazi di manovra al gioco illegale.
 
Partendo dal presupposto che la legge n. 5 del 2013 contiene, all’articolo 9, una clausola che prevede che la Giunta presenti alla commissione assembleare competente, avvalendosi dell’apporto dell’Osservatorio regionale sul fenomeno del gioco d’azzardo, una relazione valutativa della legge regionale, As.tro e Sapar hanno inoltrato alle istituzioni competenti dell’Emilia Romagna un’istanza volta ad ottenere, con urgenza, la relazione valutativa di ritorno alla L.R. 5/2013".
 
 
IL COMMENTO DI DISTANTE - “Il rischio è che si giunga alla cancellazione totale della rete terrestre del settore del gioco lecito, lasciando altresì ampi spazi di manovra al gioco illegale", aggiunge il presidente di Sapar, Domenico Distante. "Non è possibile che si adottino ancora politiche proibizioniste quando è stato decretato più volte da studi autorevoli che il distanziometro non risolve il problema della tutela della salute pubblica, mentre grava pesantemente sull’occupazione e sul bilancio delle piccole e medie aziende del settore. Per fortuna alcune regioni, in primis la Puglia, hanno iniziato a recepire queste evidenze, optando per una normativa in materia di gioco che salvaguardi sia la salute del giocatore che l’occupazione sul territorio. Pertanto, insieme all’associazione Astro, abbiamo ritenuto necessario richiedere alla Regione una valutazione urgente circa l'efficacia della legge regionale, perché è nostro dovere difendere  i lavoratori del gioco legale”, conclude Distante.

 

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