skin

Piemonte: tutto pronto per la manifestazione di lavoratori gioco

17 settembre 2018 - 11:18

As.Tro e Sts ricordano l'appuntamento in Piemonte con la manifestazione dei lavoratori del gioco lecito per martedì 18 settembre.

Scritto da Redazione
Piemonte: tutto pronto per la manifestazione di lavoratori gioco

Domani, 18 settembre, sarà la giornata dei lavoratori del comparto del gioco lecito, che torneranno a manifestare davanti la sede del Consiglio Regionale del Piemonte per denunciare gli effetti distorti del game over disposto dalla legge regionale e chiedere un intervento urgente alle istituzioni piemontesi.

Lo ricorda l'associazione As.tro nell'evidenziare che "in Piemonte, la Legge Regionale n. 9/2016 non ha regolamentato il gioco, bensì ha abolito un’attività autorizzata dallo Stato, che consentiva di reperire nei locali di prossimità -grazie anche alla professionalità degli operatori di settore- un’offerta light di intrattenimento a premio, lecita e controllata ottenendo come effetto principale la riemersione del circuito illegale di gioco".

Inoltre, "non ha tutelato le fasce deboli e più vulnerabili della popolazione perché ha sostanzialmente spostato la raccolta di gioco (calata solo del 3,8 percento) verso le altre tipologie di gioco non soggette a limitazioni -legali e non-, o verso i territori confinanti in cui non sono presenti misure restrittive.  La normativa vigente, dunque, sta sommando alla propria inefficacia, una sostanziale implosione dei soggetti economici su cui incide: sta smantellando le aziende piemontesi di distribuzione, manutenzione e raccolta di gioco lecito, tutti i pubblici esercizi che distribuiscono gioco lecito, con pesanti ripercussioni sull’indotto occupazionale che generano".
As.Tro, che sarà presente alla manifestazione indetta per domani, "sarà a fianco degli imprenditori e dei lavoratori colpiti da questa nuova ventata di proibizionismo, insieme alle altre associazioni di categoria ed alle principali sigle sindacali che, nei giorni scorsi, hanno richiesto l’apertura di un tavolo di crisi al Mise. La manifestazione di Torino rappresenterà –oggi più che mai- l’esempio di una categoria di imprenditori, commercianti e lavoratori impegnata a difendere la legalità ed il ruolo dello Stato nella distribuzione dei prodotti di gioco, ma anche l’emblema di una seria contrapposizione agli approcci proibizionisti che sempre, più spesso, vengono proposti come soluzioni tanto semplici quanto errati e controproducenti".
 
 
As.Tro auspica che "le istituzioni regionali non chiudano al confronto e si impegnino, quantomeno, a reperire una soluzione per l’indotto occupazionale che sta subendo –ingiustamente- le ripercussioni delle inevitabili implosioni aziendali causate dalla legge piemontese".
 
 
IL COMMENTO DI STS-FIT -  “La legge regionale deve essere cambiata!” Così Giorgio Pastorino, presidente nazionale del Sindacato Totoricevitori Sportivi a proposito della manifestazione organizzata domani 18 settembre a Torino: “I tabaccai piemontesi scenderanno in piazza compatti alla grande manifestazione che il mondo del gioco ha indetto sotto il palazzo del Consiglio regionale. Si tratta di una manifestazione molto importante perché vedrà riuniti per la prima volta tutti gli addetti del comparto del gioco pubblico legale nel nostro Paese, dai concessionari ai gestori fino a coloro che operano, come i tabaccai, nell’ambito della raccolta. E con loro, per la prima volta in piazza, anche Cgil, Cisl e Uil a testimoniare l’assurdità della situazione e chiedere a gran voce solo una cosa: la legge deve essere cambiata!”. Dal 20 novembre scorso, la legge regionale n.9/2016 ha fatto piazza pulita degli apparecchi da intrattenimento installati presso gli esercizi commerciali e i pubblici esercizi, comprese le tabaccherie. Una vera e propria estirpazione di un servizio legale e strettamente regolamento dallo Stato: “A rimetterci saranno le nostre aziende che, senza più la componente dei giochi, dovranno fare i salti mortali per rimanere in piedi. Almeno un licenziamento per punto vendita: questa la stima solamente nella rete delle tabaccherie. Ma per gestori e produttori – spiega Pastorino – la sorte sarà ben peggiore: per molti di loro all’orizzonte c’è solamente la chiusura. Certo, il problema non è solo piemontese. Per questo motivo – continua il presidente nazionale Sts – abbiamo già chiesto un incontro al ministero dello Sviluppo economico per aprire un tavolo di confronto con tutte le altre parti in causa, sindacati dei lavoratori e concessionari. In gioco c’è il nostro futuro. E siamo pronti a difenderlo a tutti i costi. Ecco perché domani saremo a Torino. Ed è per lo stesso motivo che, se fosse necessario, nei prossimi mesi scenderemo in piazza in tutta Italia. Le nostre aziende hanno il diritto di rimanere in piedi. Le nostre famiglie hanno il diritto di sopravvivere!”
 

Articoli correlati