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Mancato versamento Preu, Tribunale assolve gestore: 'Non è peculato'

09 febbraio 2021 - 11:08

Il Tribunale di Trapani assolve un gestore dall'accusa di peculato per il mancato versamento del Preu sulla raccolta sugli apparecchi da gioco, il commento dell'avvocato Valentina Castellucci.

Scritto da Redazione

"Assolto perché il fatto non sussiste". Così il Gup del Tribunale di Trapani ha fatto cadere ogni accusa nei confronti un gestore, imputato per il reato di peculato per avere omesso di versare il Preu sulla raccolta effettuata tramite apparecchi da intrattenimento nonché per non aver versato la quota richiesta dal concessionario secondo quanto sancito dalla legge di Stabilità.

L’avvocato Valentina Castellucci, difensore del gestore, esprime grande soddisfazione per il risultato conseguito e precisa: "La difesa è stata molto articolata ed ha investito la questione della debenza ad oggi della quota prevista a titolo di legge di Stabilità, nonché un ricalcolo, mediante consulenza tecnica, del Preu effettivamente dovuto dal gestore.
In particolare è stato argomentato che rispetto ad alcune quindicine contabili il Preu era stato quantificato in via forfettaria, rispetto quindi ad una raccolta 'virtuale' e non effettiva.
Il concessionario peraltro aveva proceduto al distacco delle macchine a fronte della richiesta di pagamento di una somma esorbitante a titolo di 'quota' della legge di Stabilità, ribaltando in sostanza l’intero onere a carico del gestore ed imputando ulteriori somme senza alcuna base legale".

Il gestore è stato assolto anche da una seconda imputazione di appropriazione indebita per l’omessa restituzione dei "punti di accesso" e di alcuni nulla osta.
La formula assolutoria resa in proposito dal Giudice “perché il fatto non costituisce reato” lascia presagire che il giudicante abbia ritenuto insussistente in capo al gestore il dolo specifico dell’ingiusto profitto, non avendo i Pda e i nulla osta alcuna utilità per il gestore una volta venuto meno il rapporto con il concessionario.
Infine, il Tribunale ha revocato il sequestro delle somme di denaro trovate negli apparecchi disposto su richiesta del concessionario.
 

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