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Regolamento giochi a Latina, Sapar al Comune: 'Serve approccio culturale'

28 ottobre 2016 - 11:28

Sapar al Comune di Latina: “Recepite nostre osservazioni in vista dell’emanazione regolamento sui giochi. Necessario approccio culturale al gioco, non il proibizionismo”.

Scritto da Redazione

 

Anche il Comune di Latina si appresta a elaborare una bozza normativa per disciplinare l’attività di sale giochi e locali pubblici e a tale fine, oggi 28 ottobre, durante un’audizione congiunta Commissione Welfare e Attività Produttive, sono state ascoltate le istanze proposte dalla delegazione Sapar.
All’incontro erano presenti il presidente nazionale Raffaele Curcio, il presidente della delegazione del Lazio Giacomo Perrone, il delegato laziale Gabriele Perrone, il presidente della delegazione Toscana Luca Pasquini e il segretario nazionale Corrado Luca Bianca.

“L’incontro di oggi è stata l’occasione per ribadire ancora una volta che durante la redazione di un testo normativo in materia di giochi  – ha dichiarato Curcio – bisognerebbe tenere a mente che proibizionismo e divieti non portano alcun risultato positivo per il giocatore.  È necessario invece un approccio culturale indirizzato all’educazione e ai corsi di formazione sull’uso del gioco.
Purtroppo nel corso dell’incontro di oggi non si è raggiunto il numero legale dei presenti per cui al momento è previsto l’invio della bozza di regolamento a tutte le associazioni di categoria. Anzi, durante l’audizione è stata sollevata la questione che alla riunione non erano presenti altre associazioni oltre alla Sapar. Evidentemente noi abbiamo a cuore le questioni legate alle normative in materia di giochi su tutto il territorio italiano, altri meno”.
Amaro è il commento del presidente Giacomo Perrone: ”Come al solito hanno prevalso le logiche politiche legate a problemi interni all’amministrazione comunale piuttosto che un reale interesse nei confronti delle problematiche del comparto degli apparecchi da intrattenimento. Dispiace constatare come ci sia totale inesperienza e nessuna conoscenza della materia sulla quale si va a legiferare e che, consapevoli di quanto sta accadendo in altri comuni italiani, non ci si ponga minimamente il problema dei danni economici che una normativa mal fatta potrebbe causare alle aziende e all’occupazione. Mi auguro che le nostre istanze vengano recepite correttamente e che ci sia data la possibilità di inviare nostre osservazioni al regolamento che si andrà a  redigere”.
 

 

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