Pastorino (Sts): ‘Legge Piemonte devasta imprese ma senza benefici’
17 ottobre 2018 - 10:08
Ad Enada Roma, il presidente del Sindacato totoricevitori sportivi, Giorgio Pastorino, fa il punto sugli effetti della legge del Piemonte sul gioco.
Scritto da Ac
Roma - “La legge del Piemonte che ha limitato le attività di gioco ha avuto quattro effetti: in primo, la crisi della filiera, una serie di licenziamenti e quindi un danno occupazionale, oltre al ritorno dell’illegalità. E senza nessuna tutela aggiuntiva per i consumatori come si voleva teoricamente ottenere”.
A descrivere la situazione del Piemonte è il presidente del Sindacato totoricevitori sportivi, Giorgio Pastorino, intervenendo al convegno ospitato dalla fiera Enada di Roma oggi, 17 ottobre, dedicato alla “questione territoriale”.
“La crisi delle imprese, con particolare riferimento a quelle degli apparecchi da intrattenimento, è dovuta al fatto che la riduzione forzata delle istallazioni di slot si è andata ad aggiungere al progressivo aumento della tassazione delle slot aggiungendo criticità sempre più elevate. Da questa crisi è emerso inevitabilmente il disagio occupazionale perché queste stesse imprese si sono viste costrette a ridurre il proprio personale. A tutto questo si aggiunge poi il fatto che, come abbiamo dimostrato e mostrato all’amministrazione locale, a rimpiazzare le slot che sono state rimosse dai locali piemontesi sono stati dei prodotti illegali e per lo più dei totem per il gioco illecito online. Ma la cosa più assurda è che, come detto, non c’è stato il minimo risultato in termini di tutela dei consumatori o di riduzione delle dipendenze”, conclude Pastorino.