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Pucci (As.Tro) su dichiarazioni Legnini: "Doverosa fiducia verso un Governo che intende contrastare l’illegalità"

15 luglio 2014 - 13:15

“La seria e formale assunzione della lotta al gioco irregolare come priorità dell’Esecutivo costituisce premessa incoraggiante, e fonte di aspettativa per tutto quel comparto che, quotidianamente, soffre l’illegittima distrazione della raccolta di gioco e scommessa da parte di entità prive di autorizzazione”.

Scritto da Redazione
Pucci (As.Tro) su dichiarazioni Legnini: "Doverosa fiducia verso un Governo che intende contrastare l’illegalità"

Lo afferma il presidente di As.Tro-Confindustria Sit, Massimiliano Pucci, in merito alle recentissime dichiarazioni che il sottosegretario al Mef, Giovanni Legnini, ha divulgato sull’impegno del Governo sul fronte dell’attuazione all’articolo 14 della legge delega fiscale.

“Come più volte evidenziato in plurimi consessi – continua Pucci - senza un’azione istituzionale di tutela del gioco legale gestito dall’Amministrazione Finanziaria non si può avviare quella ottimizzazione della distribuzione dei prodotti di gioco da tutti invocata per restituire ‘normalità’ al settore. Non vi è industria che possa reggere alla concorrenza sleale dell’illegalità, e ciò vale soprattutto per il prodotto-gioco, caratterizzato ‘strutturalmente’ in Italia per una modesta marginalità di resa imprenditoriale a fronte di pressioni fiscali e oneri amministrativi-finanziari elevati e ovviamente elusi da chi non si riconosce nel circuito ‘autorizzato’.

Il sistema legale di gioco ha assunto, e per tempi significativi garantito, un presidio territoriale di prevenzione al gioco illegale, attraverso il suo radicamento capillare di insediamenti autorizzati e controllati. Pur senza entrare nel merito della genesi dell’attuale situazione, si può tranquillamente constare che la rete ‘alternativa’ è oggi candidata ad assumere una supremazia di offerta che pone a rischio la stessa ‘percezione pubblica’ di un gioco legale diverso e distinto da quello che nasce in assenza di controlli e autorizzazioni.

Ben vengano, pertanto, tutte quelle migliorie legislative che consentano alle FF.OO di restituire alla legalità, alla sicurezza, e al controllo istituzionale il delicatissimo ambito del gioco che, senza l’aggettivo ‘lecito’ altro non può essere se non un illecito penalmente rilevante. L’attenzione, poi, che attualmente si percepisce sulle potenzialità ‘aggressive’ che l’on line non controllato può realizzare impunemente sulle fasce della popolazione più ‘giovane’, ovvero più propense a restare ‘in rete’ per la maggior parte del loro tempo libero, ripropone un altro tema: quello del ‘distanziometro fisico e terrestre’ a cui oggi si affida il compito di rimuovere il gioco legale dai centri delle città, e della sua persistente attualità come strumento di tutela socio-sanitaria, nonostante i conclamati fallimenti che ne ha caratterizzato l’applicazione in plurimi contesti territoriali”.

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