Rusciano (As.Tro): 'Settore Awp vanta illegalità dello 0,18 percento'
Rusciano di As.Tro sottolinea: 710 apparecchi da gioco 'definiti irregolari' su 400.000. Il settore Awp vanta un’illegalità dello 0,18 percento.
"Dalla nota di aggiornamento al Def, approvata dal Consiglio dei Ministri e in procinto di essere presentata formalmente alle Camere, emergono 4 dati significativi: l'aumento del Preu è stata l’unica fonte di reperimento di maggiori entrate con efficacia sul 2017; il settore del gioco legale presenta un profilo di evasione-elusione fiscale di bassa/irrisoria incidenza (solo 30 milioni il complessivo importo tra sanzioni amministrative e maggiori imposte accertate a carico di un circuito che fattura 8-9 miliardi di euro, ovvero lo 0,25 percento); gli apparecchi sequestrati nel corso di circa 27.000 controlli, mirati solo sulla conformità (strutturale e di funzionamento) alla normativa, sono stati 710 ovvero lo 0,18 percento del parco awp nazionale; forte preoccupazione è stata espressa - e ben due piani strategici di intervento sono stati elaborati in relazione ad essa - per quanto attiene al gioco allestito dalla criminalità in forme totalmente illegali, ovvero tramite totem e piattaforme online clandestine". Lo sottolinea il legale As.Tro, Isabella Rusciano.
"L’analisi del complesso documento di programmazione economico-finanziaria necessiterà di alcune ulteriori sessioni di studio da parte del Centro Studi As.Tro e, quindi, attraverso la presente nota si anticipano solo i capisaldi di una 'fotografia' che individua, negli apparecchi da gioco lecito, un 'presidio pubblico' tanto per la finanza erariale, quanto per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni del gioco illegale gestiti dalla criminalità. Solo ad un settore che annovera indici di criticità dello 'zero virgola', infatti, può essere riconosciuto il ruolo sia di fattore di tutela per l’utenza (che beneficia del mancato contatto con le offerte illegali di gioco) sia di primario sostegno ai flussi di cassa erariali. Dal punto di vista socio-industriale, si aggiunga il valore ulteriore del lavoro (e dell’occupazione stabile espressa dal settore) che risulta straordinariamente elevato posto che, nessun altro bacino di fatturato di pari entità può esprimere un riflesso occupazionale di decine di migliaia di addetti diretti e altrettanti coinvolti nell’indotto. Solo l’economia del turismo può fornire indici similari, benché le centinaia di migliaia di addetti di tale settore siano sempre di più precari ovvero sforniti di contratto di lavoro a tempo indeterminato.