Sapar incontra Villarosa, Distante: 'Gioco, prioritaria legge nazionale'
Incontro al Mef fra il presidente di Sapar, Domenico Distante, e il sottosegretario Alessio Villarosa, sul tavolo l'ipotesi di legge quadro nazionale sul gioco.
“Regole chiare in un quadro nazionale che consenta di riportare riordino e tranquillità nel gioco di Stato. È questa una delle principali priorità che affliggono il comparto il quale a nome delle associazioni settoriali chiede una maggiore tutela dei gestori e degli investimenti delle loro imprese attraverso la salvaguardia dei posti di lavoro, la necessaria regolamentazione del rapporto contrattuale tra gestori e concessionari, una più omogenea rimodulazione di orari e distanziometri”.
È quanto auspicato dal presidente di Sapar, Domenico Distante, durante l’incontro avuto ieri, 3 giugno, presso il ministero dell’Economia, con il sottosegretario all'Economia con delega ai giochi, Alessio Villarosa.
AGCAI: “CONTRATTO DI FILIERA NON TUTELA GESTORI SLOT” - A commento dell'incontro fra Distante e Villarosa interviene Benedetto Palese dell'associazione Agcai. “Il solo contratto di filiera non tutela abbastanza i gestori di apparecchi comma 6/a, ci vogliono libero mercato e libera concorrenza, tassazione sull’utile e portabilità. Il solo contratto di filiera non tutela abbastanza le imprese dei gestori di apparecchi come i 6/a per locali pubblici. Da quanto si capisce leggendo le dichiarazioni di Domenico Distante dopo l’incontro avuto con il sottosegretario Villarosa, non è stato evidenziato né il problema del blocco dei nulla osta che di fatto assegna gratuitamente i titoli autorizzatori ai concessionari né quello della portabilità degli stessi, né il passaggio alla tassazione sull’utile come avviene già in altri segmenti di gioco (scommesse e online ).
I gestori di apparecchi di intrattenimento comma 6/a per locali pubblici aderenti alla nostra associazione chiedono da sempre che il sistema torni alle regole iniziali e cioè che si ritorni al contingentamento del 2004 con un massimo di quattro apparecchi per locale pubblico e con il libero rilascio dei nulla osta così come era prima che l’ex sottosegretario Baretta cambiasse il sistema Si avrebbero meno apparecchi e più libera concorrenza fra gli attori della filiera”.