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Sapar Veneto: 'Obbligo formazione, serve uniformità'

16 ottobre 2019 - 15:43

La Sapar Veneto conferma la sinergia ai fini della tutela del giocatore con il Servizio Dipendenze della Ulss3 Serenissima della Regione Veneto.

Scritto da Redazione

 

Le criticità contenute nel testo di legge regionale del Veneto relativamente all’obbligo di formazione solo per esercizi e sale con installate Awp e Vlt, mentre rimarrebbero esclusi i punti scommesse ed esercizi con offerte di gioco diverse dagli apparecchi comma 6.
A porre l'accento sullla questione una delegazione Sapar Veneto, guidata da Edo Simonato, Andrea Lo Massaro e Paolo Dalla Pria, che ha incontrato nella sede del Servizio Dipendenze della Ulss3 Serenissima della Regione Veneto, il dottor Ermanno Margutti e la dottoressa Serena Vanini, responsabili del progetto che prevede la realizzazione di corsi di formazione per esercenti, gestori e operatori di sala in materia di prevenzione ai rischi di dipendenze legata al gioco d’azzardo, come peraltro previsto dalla Legge Regionale n.38 del 10 settembre 2019 “Norme sulla prevenzione e cura del disturbo da gioco d’azzardo patologico”.

Come evidenzia una nota della Sapar, a oggi non c’è uniformità a livello di realizzazione di tali corsi tra le varie Ulss della Regione Veneto, visto che molte di esse non hanno ancora elaborato o pubblicizzato eventuali progetti di formazione per gli operatori, ormai obbligatori ai sensi di legge.

I responsabili del centro dipendenza - si legge ancora - hanno mostrato grande disponibilità a farsi portavoce delle istanze della Sapar, che verrano presentate dagli stessi nel corso del prossimo tavolo tecnico permanente sul gioco d’azzardo patologico, istituito sempre ai sensi di legge n.38/2019, quale organismo con compiti di consulenza, studio, implementazione e valutazione delle politiche socio sanitarie.

 

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