Tar Abruzzo: 'No a sala Vlt vicino a istituto universitario, è un luogo sensibile'

“Nel bilanciamento dei contrapposti interessi va data prevalenza all’interesse pubblico generale a contrastare e prevenire il grave fenomeno della ludopatia rispetto all’interesse della ricorrente allo svolgimento dell’iniziativa economica privata”.

Lo rimarcano i giudici del Tar Abruzzo nell'ordinanza con cui respingono la domanda di tutela cautelare proposta da una società contro i provvedimenti del questore di Pescara con cui è stata ritirata la licenza da gioco per l'attività di gestione di apparecchi Vlt e poi avviato il procedimento di annullamento della licenza rilasciata ex art. 88 del Tulps, per la vicinanza dell'esercizio con un istituto universitario, come da accertamenti effettuati dal locale Comando della polizia municipale.

In quanto istituto pubblico di livello universitario appartenente al comparto Alta formazione artistica, musicale e coreutica del ministero dell’Istruzione e del merito, accreditato per i corsi di diploma accademico di secondo livello, si legge nell'ordinanza del Tar Abruzzo, “è riconducibile nel novero dei 'luoghi sensibili' comprensivi di 'tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, inclusi gli istituti professionali e le università' ai sensi della previsione normativa di cui all’art. 7 comma 1, lett. c) n. 1 della L.R. n. 37/2020”.