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Tar Lazio: manca permesso di costruire, no a sala giochi

28 luglio 2023 - 17:12

Il tribunale amministrativo regionale dà torto a una coppia di imprenditori ai quali il comune di Cittaducale viete l'apertura di una sala giochi in mancanza di un titolo edilizio.

Scritto da Daniele Duso
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"I ricorrenti avrebbero dovuto conseguire il permesso di costruire per destinare l’immobile a sala giochi. La mancanza del titolo abilitativo edilizio in esame giustifica, pertanto, l’inibitoria comunale alla dia dei ricorrenti".

Questo il motivo per cui il Tar del Lazio, sezione seconda, ha respinto il ricorso di una coppia di imprenditori che hanno impugnato la nota prot. n. 4842 del 05/04/11, con cui il Comune di Cittaducale, in relazione alla richiesta di apertura di una sala giochi assunta al protocollo dell’ente con n. 4238 del 23/03/11, ha evidenziato la necessità di un titolo edilizio per assentire tale destinazione d’uso.

La sentenza del Tar esordisce subito asserendo che "il ricorso è infondato e deve essere respinto".

Spiega il Tar che "il mutamento di destinazione d’uso da ufficio a sala giochi riguarda categorie funzionali diverse e, pertanto, necessita del permesso di costruire indipendentemente dalla presenza o meno di opere ad esso strumentali", e cita, il Tribunale amministrativo regionale, la sentenza del Consiglio di Stato n. 4534/21 e n. 6388/18 che si esprime su un tema analogo.

"A ciò si aggiunga", continua il Tar, "che dalla documentazione acquisita in giudizio emerge che la destinazione d’uso a sala giochi (richiesta dai ricorrenti), costituente attività di pubblico esercizio, non è compatibile con lo strumento urbanistico vigente ratione temporis".

Questo il motivo per cui il ricorso è stato rigettato.

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