Tar Piemonte conferma limiti orari Chieri: 'Proporzionati e ragionevoli'
Per il Tar Piemonte l'ordinanza del Comune di Chieri (To) che limita gli orari del gioco rispetta i criteri di proporzionalità e ragionevolezza.
"L’ordinanza impugnata è stata dichiaratamente adottata per finalità di contrasto del gioco patologico d’azzardo, e quindi 'per esigenze di tutela della salute pubblica', così come previsto dalla citata legge regionale piemontese n. 9 del 2016. L’ordinanza del sindaco di Chieri, nel sottoporre a limiti di orario l’utilizzo di talune tipologie di giochi, ha dato puntuale applicazione alla legge regionale piemontese n. 9 del 2016, il cui art. 6 ha previsto l’introduzione, da parte dei Comuni, di limitazioni temporali con specifico riferimento all’esercizio del gioco 'tramite gli apparecchi di cui all’art. 110 commi 6 e 7 del Tulps'. In ogni caso, il principio di uguaglianza impone discipline eguali per situazioni eguali e discipline diverse per situazioni diverse, con il limite generale di proporzionalità e ragionevolezza".
"L’idoneità dell’atto impugnato a realizzare l’obiettivo perseguito deve essere apprezzata, tenendo presente che scopo dell’ordinanza comunale non è quello di eliminare ogni forma di dipendenza patologica dal gioco (anche quelle generate da gratta e vinci, lotto, superenalotto, giochi on line, etc.), obiettivo che travalicherebbe la sfera di attribuzioni del Comune, ma solo quello di prevenire, contrastare e ridurre il rischio di dipendenza patologica derivante dalla frequentazione di sale da gioco o scommessa e dall’utilizzo di apparecchiature per il gioco. La riduzione degli orari di apertura delle sale pubbliche da gioco è, in altre, parole, solo una delle molteplici misure che le autorità pubbliche possono adottare per combattere il fenomeno della ludopatia, che ha radici complesse e rispetto al quale non esistono soluzioni di sicuro effetto", si legge nella sentenza del Tar.