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Tassa 500 milioni: concessionari in Consiglio di Stato per bloccare la norma

01 dicembre 2015 - 08:51

Si celebra oggi l'udienza in Consiglio di Stato sulla cosiddetta 'tassa sui 500 milioni'.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Tassa 500 milioni: concessionari in Consiglio di Stato per bloccare la norma

Roma – Sospendere la norma e disapplicare il pagamento della cosiddetta 'tassa sui 500 milioni' imposta al settore degli apparecchi da intrattenimento dalla Legge di Stabilità per il 2015. E' questa, in estrema sintesi, la richiesta che avanzano questa mattina i concessionari di rete davanti ai giudici della quarta sezione del Consiglio di Stato dopo aver impugnato la pronuncia dello scorso ottobre del Tar del Lazio che aveva respinto la richiesta di sospensiva da parte degli operatori. Salvo poi rinviare la materia alla Corte Costituzionale, in seguito alla successiva pronuncia di merito, con la quale aveva sollevato dubbi di legittimità rispetto ai criteri di proporzionalità e ragionevolezza del nuovo tributo.

L'UDIENZA – Secondo quanto apprende GiocoNews.it da fonti legali, i concessionari punteranno inoltre a scongiurare, in particolare, l'applicazione di sanzioni per il pagamento avvenuto in maneira soltanto parziale della seconda rata, con 120 milioni di euro “versati” dalle 13 società rispetto ai 300 milioni previsti dalla norma. Nell'udienza di oggi i legali difensori delle società concessionarie partiranno proprio dalla mancanza di coerenza e proporzionalità della cifra richiesta dalla Stabilità, rispetto al margine operativo lordo e al risultato operativo del 2013 e del 2014, sulla base anche dei dubbi sollevati dal Tar. E se il problema, per gli anni a venire, potrebbe (e dovrebbe) essere risolto attraverso un nuovo intervento legislativo – magari proprio attraverso la prossima manovra finanziaria oggi in via di definizione alla Camera – prima dell’udienza della Consulta che non si terrà prima di un anno, per quanto riguarda il 2015 solo un giudice potrà dirimere la questione, con una parte della filiera decisa, non a caso, a procedere in tutti i gradi giudizio arrivando a sottoporre la materia anche in Europa.

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