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Vlt: nuovi diritti entro novembre, attesi tra 1300 e 7600 terminali in più nella Penisola

22 ottobre 2013 - 08:43

Con una circolare inviata ai concessionari che gestiscono le reti di new slot e vlt lo scorso primo ottobre, i Monopoli di Stato hanno comunicato a ognuna delle tredici società il numero esatto della loro rete di apparecchi da intrattenimento, fotografata al 20 settembre, sulla base del quale potrà essere calcolato il numero di videolottery che ogni concessionario avrà diritto ad acquisire entro la fine dell'anno. Come previsto dalla convenzione di concessione siglata dai concessionari (ad accezione, come noto, di Bplus, il quale pur avendo ottenuto formalmente l'assegnazione da parte dei Monopoli del nuovo titolo concessorio, non ha mai firmato la convenzione che lo accompagna), dopo la comunicazione da parte dell'Agenzia del numero di slot collegate ad ogni rete, e del corrispondente numero di videolottery rilevabili da ogni società, i concessionari hanno trenta giorni di tempo per comunicare il numero esatto di diritti vlt che intende acquisire, per poi completare le procedure economiche – garantendo quindi l'esborso di 15mila euro per ogni titolo – entro i successivi trenta giorni. Ciò significa, pertanto, che entro il prossimo 30 novembre i concessionari potranno (e dovranno) avere a disposizione un nuovo quantitativo di videoterminali da piazzare sul mercato.

Scritto da Alessio Crisantemi

Secondo quanto previsto dalla convenzione di concessione, per i tre nuovi concessionari appena entrati sul mercato (Intralot Gaming Machines, Nts Network e Netwin Italia) vige l'obbligo di acquisire un numero minimo di diritti vlt, pari almeno al 7 percento del numero delle Awp collegate sulla propria rete, fino a un massimo del 14 percento. Mentre per le dieci concessionarie 'storiche' l'acquisto di ulteriori diritti è a propria discrezione, ma è possibile solo nei casi in cui il numero di macchine è cresciuto rispetto alla precedente assegnazione. Questo significa, tenendo conto delle stime pubblicate da GiocoNews.it, che sul mercato potrebbero arrivare da un minimo di 1300 terminali aggiuntivi (qualora facessero acquisti soltanto i tre nuovi concessionari - i quali, in totale, contano circa 18mila macchine - e nel limite minimo previsto dalla legge), rispetto ai quasi 57mila assegnati nel 2009, fino a un massimo di circa 7600, a seconda della risposta delle società.

 

 

MERCATO IN FERMENTO - Per il momento è difficile capire cosa potrà realmente succedere sul mercato delle videolottery. Sì, perché da un punto di vista prettamente industriale, tutte le società sembravano, fino a qualche tempo fa, intenzionate ad accaparrarsi tutti i diritti che sarebbero stati messi a disposizione dalla nuova gara. Tenendo conto che gran parte delle reti hanno raggiunto il numero massimo di terminali attivi già da diversi mesi e l'andamento più che positivo delle videolottery nei primi anni di esercizio permetteva di dare per scontata una nuova campagna acquisti. Oggi però lo scenario è mutato notevolmente e non soltanto per via della diminuzione delle giocate (della quale, peraltro, sembrano risentire di più le awp piuttosto che le Vlt, nonostante il numero di sale videolottery chiuse da inizio 2013 è stimato per qualche centinaia) ma anche, e soprattutto, per via della situazione politica che rende assai difficile pensare a ulteriori investimenti. In primis perché le limitazioni imposte da Comuni e Regioni su vari territori, egli ultimi mesi, promette vita difficile alle concessionarie che vorranno istallare un numero maggiore di terminali nella Penisola. E inoltre, prendendo atto della adesione di sei concessionari alla sanatoria proposta dal governo sulla vicenda delle maxi-penali della Corte dei Conti, porterà le società, nello stesso periodo, ad altri esborsi milionari in una situazione già non facile dal punto di vista della liquidità per nessuna azienda. Per questo diventa fondamentale capire se arriveranno risposte, e di quale tipo, da parte della politica, sul tema delle politiche regionali sul gioco, prima di sapere quante vlt potranno debuttare sul mercato.

 

LA DIATRIBA SULLE CONCESSIONI – E a proposito di vecchie e nuove convenzioni di concessione, la partita è ancora aperta. Dopo la pronuncia del Consiglio di Stato sul ricorso di Bplus, come noto, sta prendendo piede l'ipotesi di un adeguamento delle nuove concessioni alla 'vecchia', con la quale sta continuando ad operare il colosso Bplus, il quale non ha nessuna intenzione di firmare la nuova convenzione. Per garantire un regime di concorrenza 'perfetta' tra concessionari, nel senso di garanzia di operare a pari condizioni, i Monopoli potrebbero pensare a un atto integrativo che 'sgravi' le nuove convenzioni degli oneri non previsti nella vecchia gara. Ma proprio su questa tema è stato convocato dall'Agenzia un summit con i dodici concessionari che si svolgerà in questi giorni, nel quale potrebbe essere illustrata la strategia per il prossimo futuro.

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