skin

Tar Bolzano conferma decadenza sale giochi di Brunico

19 gennaio 2017 - 14:40

Come fatto nei giorni scorsi, il Tar Bolzano conferma decadenza sale giochi che non rispettano distanziometro provinciale: stavolta tocca a Brunico.

Scritto da Fm
Tar Bolzano conferma decadenza sale giochi di Brunico

 


Prosegue al Tar Bolzano la scia di ricorsi contro le delibere sui 'luoghi sensibili' adottate da diversi Comuni in attuazione della legge provinciale per il contrasto al gioco patologico. Dopo Ortisei, Salorno e il capoluogo altoatesino tocca a Brunico con due sale giochi colpite dal provvedimento di decadenza dell'autorizzazione.

Come nei casi precedenti, i giudici amministrativi hanno dichiarato i ricorsi improcedibili per sopravvenuta carenza di interesse, con riferimento alle deliberazioni impugnate nn. 431 e 1570 del 2012 della Giunta provinciale, annullate alla fine di ottobre perché non sorrette da un'istruttoria adeguata

 

Il Collegio ha invece rigettato la parte dei ricorsi riguardante la decadenza dell'autorizzazione, ricordando che "è ben vero, come precisa l’Amministrazione resistente, che il provvedimento di decadenza è motivato principalmente con la sua scadenza temporale (31.12.2015), prevista direttamente dalla legge (art. 5bis, comma 1, L.P. n. 13/1992, così come modificato dall’art. 1 della L.P. n. 13/2010). È però altrettanto vero che l’Assessore provinciale competente, nel provvedimento impugnato, non si è limitato a pronunciare la decadenza della licenza per la sua scadenza temporale, ma ha esaminato anche la questione dell’ubicazione della sala giochi, affermando che “i locali nei quali si gestisce la sala giochi, sono ubicati in un raggio di 300 metri da luoghi sensibili (vedi comunicazione allora allegata del Comune di Brunico, prot. n. 73.09/693487 del 14.12.2015)”. E l’indicata struttura 'Vereinshaus' (casa della cultura) ricade invero tra i luoghi sensibili indicati direttamente nell’articolo 5/bis della sopracitata legge provinciale”.
Così motivando, l’Assessore provinciale competente ha fatto intendere che l’autorizzazione, anche in futuro, non sarebbe stata rinnovata".

 

Altri articoli su

Articoli correlati