Tar Lombardia, in discussione ricorso contro ordinanza su orari slot a Mantova
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia ha fissato al 7 ottobre 2015 la discussione nel merito per il ricorso presentato da un operatore del gaming contro il Comune di Mantova per l'annullamento dell'ordinanza con cui il sindaco ha disciplinato gli orari di esercizio delle sale giochi autorizzate.
L'ORDINANZA - Il provvedimento, che attua la legge regionale della Lombardia sul Gap, stabilisce che gli apparecchi da gioco possano essere in funzione solo dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23, tanto nelle sale quanto negli esercizi commerciali che ospitano slot, cioè per bar, tabacchi, sale bingo, ricevitorie del lotto, agenzie di scommesse e negozi.
LE RICHIESTE DELLA DIFESA - Nella camera di consiglio la difesa di parte ricorrente ha chiesto conclusivamente al Collegio l’applicazione, nel caso di specie, della disposizione di cui all’art. 55 comma 10 c.p.a.. Richiesta a cui non si è opposta la parte resistente e che trova la condivisione del Collegio, in relazione alla natura e alla portata degli interessi pubblici e privati coinvolti nella presente controversia. Ai fini della sollecita definizione del giudizio nel merito può essere utilmente individuata, compatibilmente con il carico dei ruoli di udienza, la data del 7 ottobre 2015.
OSNAGO VIETA SALA GIOCHI - Un'altra sezione del Tar Lombardia ha invece chiesto al Comune di Osnago (Lc) di depositare una copia integrale della deliberazione con cui il Consiglio Comunale ha negato l'autorizzazione all'esercizio di sala giochi sul proprio territorio. Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente, i giudici amministrativi hanno inoltre richiesto all'amministrazione comunale una documentata relazione sui fatti di causa con cui il Comune di Osnago prenda posizione sulle censure dedotte.